LA NASA AVEVA UN GRANDE PROBLEMA. E TRE SOLUZIONI INASPETTATE.
Al primo posto nella classifica del New York Times,
la vera storia mai raccontata delle brillanti donne afroamericane
che hanno reso possibile la conquista dello Spazio.
Il libro da cui è tratto il film FOX con protagonisti Kevin Costner, Octavia Spencer e Taraji P. Henson, al cinema dall’8 marzo.
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La storia mai raccontata delle donne afroamericane che nel periodo della guerra fredda, sfidando razzismo e sessismo, hanno dato un contributo fondamentale ai successi del programma aerospaziale americano.
Se John Glenn ha orbitato intorno alla terra e Neil Armstrong è stato il primo uomo a camminare sulla luna, parte del merito va anche alle scienziate della NASA che negli anni Quaranta, armate di matita, regolo e addizionatrice, elaborarono i calcoli matematici che avrebbero permesso a razzi e astronauti di partire alla conquista dello spazio.
Tra loro c’era anche un gruppo di donne afroamericane di eccezionale talento, originariamente relegate a insegnare matematica nelle scuole pubbliche “per neri” del profondo Sud degli Stati Uniti.
Dorothy Vaughan, Mary Jackson, Katherine Johnson e Christine Darden furono chiamate in servizio durante la seconda guerra mondiale a causa della carenza di personale maschile, quando l’industria aeronautica americana aveva un disperato bisogno di esperti con le giuste competenze. Tutto a un tratto a queste brillanti matematiche e fisiche si presentava l’occasione di ottenere un lavoro all’altezza della loro preparazione, una chiamata a cui risposero lasciando le proprie vite per trasferirsi a Hampton, in Virginia, ed entrare nell’affascinante mondo del Langley Memorial Aeronautical Laboratory. E il loro contributo, benché le leggi sulla segregazione razziale imponessero loro di non mescolarsi alle colleghe bianche, si rivelò determinante per raggiungere l’obiettivo a cui l’America aspirava: battere l’Unione Sovietica nella corsa allo spazio e riportare una vittoria decisiva nella guerra fredda.
Sullo sfondo della seconda guerra mondiale, della lotta per i diritti civili e della corsa allo spazio, Il diritto di contare segue la carriera di queste quattro donne per quasi trent’anni, durante i quali hanno affrontato sfide, forgiato alleanze e cambiato, insieme alle proprie esistenze, anche il futuro del loro Paese.
“Come Tom Wolfe ne La stoffa giusta,
Margot Lee Shetterly si muove con grazia tra le vite
di queste donne e i confini della Storia. È stata in grado di consiliare una
scrupolosa ricerca ad una grande forza emotiva nel raccontare l’intera vicenda.”
-Boston Globe
“La Storia delle donne che lavorarono per la NASA,
tracciando le traiettorie per il Programma Mercury e
la missione Apollo 11.”
-Affaritaliani.it
“La storia di quattro donne straordinarie.”
-Cosmopolitan
Margot Lee Shetterly: Nata e cresciuta a Hampton, in Virginia, ha conosciuto di persona molte delle protagoniste de Il diritto di contare (di questo saggio), è membro della Fondazione Alfred P. Sloan e per i suoi studi sul contributo delle donne alla matematica ha ricevuto una borsa di studio dalla prestigiosa Virginia Foundation of the Humanities. Prima di trasferirsi a Charlottesville, dove vive con il marito, è stata per molti anni a New York e in Messico.
William Morrow
Hidden Figures: The American Dream and the Untold Story of the Black Women Mathematicians Who Helped Win the Space Race
Set against the backdrop of the Jim Crow South and the civil rights movement, the never-before-told true story of NASA’s African-American female mathematicians who played a crucial role in America’s space program—and whose contributions have been unheralded, until now.
Before John Glenn orbited the Earth or Neil Armstrong walked on the moon, a group of professionals worked as “Human Computers,” calculating the flight paths that would enable these historic achievements. Among these were a coterie of bright, talented African-American women. Segregated from their white counterparts by Jim Crow laws, these “colored computers,” as they were known, used slide rules, adding machines, and pencil and paper to support America’s fledgling aeronautics industry, and helped write the equations that would launch rockets, and astronauts, into space.
Drawing on the oral histories of scores of these “computers,” personal recollections, interviews with NASA executives and engineers, archival documents, correspondence, and reporting from the era, Hidden Figures recalls America’s greatest adventure and NASA’s groundbreaking successes through the experiences of five spunky, courageous, intelligent, determined, and patriotic women: Dorothy Vaughan, Mary Jackson, Katherine Johnson, Christine Darden, and Gloria Champine.
Moving from World War II through NASA’s golden age, touching on the civil rights era, the Space Race, the Cold War, and the women’s rights movement, Hidden Figures interweaves a rich history of scientific achievement and technological innovation with the intimate stories of five women whose work forever changed the world—and whose lives show how out of one of America’s most painful histories came one of its proudest moments.