PREVIEW | Margot Lee SHETTERLY: Il diritto di contare

LA NASA AVEVA UN GRANDE PROBLEMA. E TRE SOLUZIONI INASPETTATE.
Al primo posto nella classifica del New York Times,
la vera storia mai raccontata delle brillanti donne afroamericane
che hanno reso possibile la conquista dello Spazio.

Il libro da cui è tratto il film FOX con protagonisti Kevin Costner, Octavia Spencer e Taraji P. Henson, al cinema dall’8 marzo.

Margot Lee SHETTERLY: Il diritto di contare
Editore HarperCollins Italia
ISBN 9788869051784
B01NCO538V
Pagine 384
Prezzo € 18.00 copertina rigida
€ 9.99 ebook
Uscita 19 gennaio 2017
Acquista LaFeltrinelli.it | Amazon
MondadoriStore | IBS.it
Recensioni Anobii | Goodreads

Il diritto di contare
Margot Lee Shetterly

Sito | FB | Twitter

La storia mai raccontata delle donne afroamericane che nel periodo della guerra fredda, sfidando razzismo e sessismo, hanno dato un contributo fondamentale ai successi del programma aerospaziale americano.

Se John Glenn ha orbitato intorno alla terra e Neil Armstrong è stato il primo uomo a camminare sulla luna, parte del merito va anche alle scienziate della NASA che negli anni Quaranta, armate di matita, regolo e addizionatrice, elaborarono i calcoli matematici che avrebbero permesso a razzi e astronauti di partire alla conquista dello spazio.
Tra loro c’era anche un gruppo di donne afroamericane di eccezionale talento, originariamente relegate a insegnare matematica nelle scuole pubbliche “per neri” del profondo Sud degli Stati Uniti.
Dorothy Vaughan, Mary Jackson, Katherine Johnson e Christine Darden furono chiamate in servizio durante la seconda guerra mondiale a causa della carenza di personale maschile, quando l’industria aeronautica americana aveva un disperato bisogno di esperti con le giuste competenze. Tutto a un tratto a queste brillanti matematiche e fisiche si presentava l’occasione di ottenere un lavoro all’altezza della loro preparazione, una chiamata a cui risposero lasciando le proprie vite per trasferirsi a Hampton, in Virginia, ed entrare nell’affascinante mondo del Langley Memorial Aeronautical Laboratory. E il loro contributo, benché le leggi sulla segregazione razziale imponessero loro di non mescolarsi alle colleghe bianche, si rivelò determinante per raggiungere l’obiettivo a cui l’America aspirava: battere l’Unione Sovietica nella corsa allo spazio e riportare una vittoria decisiva nella guerra fredda.

Sullo sfondo della seconda guerra mondiale, della lotta per i diritti civili e della corsa allo spazio, Il diritto di contare segue la carriera di queste quattro donne per quasi trent’anni, durante i quali hanno affrontato sfide, forgiato alleanze e cambiato, insieme alle proprie esistenze, anche il futuro del loro Paese.

“Come Tom Wolfe ne La stoffa giusta,
Margot Lee Shetterly si muove con grazia tra le vite
di queste donne e i confini della Storia. È stata in grado di consiliare una
scrupolosa ricerca ad una grande forza emotiva nel raccontare l’intera vicenda.”
-Boston Globe

“La Storia delle donne che lavorarono per la NASA,
tracciando le traiettorie per il Programma Mercury e
la missione Apollo 11.”
-Affaritaliani.it

“La storia di quattro donne straordinarie.”
-Cosmopolitan

Margot Lee Shetterly: Nata e cresciuta a Hampton, in Virginia, ha conosciuto di persona molte delle protagoniste de Il diritto di contare (di questo saggio), è membro della Fondazione Alfred P. Sloan e per i suoi studi sul contributo delle donne alla matematica ha ricevuto una borsa di studio dalla prestigiosa Virginia Foundation of the Humanities. Prima di trasferirsi a Charlottesville, dove vive con il marito, è stata per molti anni a New York e in Messico.

Hidden Figures: The American Dream and the Untold Story of the Black Women Mathematicians Who Helped Win the Space Race

William Morrow

Hidden Figures: The American Dream and the Untold Story of the Black Women Mathematicians Who Helped Win the Space Race

Set against the backdrop of the Jim Crow South and the civil rights movement, the never-before-told true story of NASA’s African-American female mathematicians who played a crucial role in America’s space program—and whose contributions have been unheralded, until now.
Before John Glenn orbited the Earth or Neil Armstrong walked on the moon, a group of professionals worked as “Human Computers,” calculating the flight paths that would enable these historic achievements. Among these were a coterie of bright, talented African-American women. Segregated from their white counterparts by Jim Crow laws, these “colored computers,” as they were known, used slide rules, adding machines, and pencil and paper to support America’s fledgling aeronautics industry, and helped write the equations that would launch rockets, and astronauts, into space.
Drawing on the oral histories of scores of these “computers,” personal recollections, interviews with NASA executives and engineers, archival documents, correspondence, and reporting from the era, Hidden Figures recalls America’s greatest adventure and NASA’s groundbreaking successes through the experiences of five spunky, courageous, intelligent, determined, and patriotic women: Dorothy Vaughan, Mary Jackson, Katherine Johnson, Christine Darden, and Gloria Champine.
Moving from World War II through NASA’s golden age, touching on the civil rights era, the Space Race, the Cold War, and the women’s rights movement, Hidden Figures interweaves a rich history of scientific achievement and technological innovation with the intimate stories of five women whose work forever changed the world—and whose lives show how out of one of America’s most painful histories came one of its proudest moments.

12 anni schiavo di Solomon Northup

Non so voi, ma io stò pensando di andare a vedere il film di questo romanzo nel w.e. Se avete seguito un pò il percorso degli Oscar 2014 avrete saputo anche che è stato uno dei grandi favoriti, a cui sono stati consegnati 3 premi Oscar (oltre alle svariate nomination) e un Golden Globe. Chiaramente tra libro e pellicola non tutto può essere trasposto, quindi il romanzo -che è l’autobiografia dello stesso protagonista- è sicuramente un must da avere.

12-anni-schiavo_3508_x600
primo_cap
Editore Newton & Compton Editori
ISBN 9788854160620
Pagine 384
Prezzo € 9.90 copertina rigida
€ 4.99 ebook
Uscita 6 febbraio 2014
Acquista LaFeltrinelli.it | Amazon.it |
inMondadori | IBS.it
Recensioni Anobii | Goodreads

12 anni schiavo
Solomon Northup

Solomon Northup, un uomo nato libero, fu rapito a Washington nel 1841, e fatto schiavo per dodici, interminabili anni.
In queste memorie, pubblicate per la prima volta nel 1853, troviamo tutta la sua storia: mentre si trovava a Washington con due sconosciuti che gli avevano proposto un ingaggio come violinista, venne assalito nel cuore della notte, drogato, legato e trascinato al mercato degli schiavi. Lì fu subito minacciato: se avesse rivelato di essere nato libero, sarebbe stato ucciso. Iniziarono così dodici anni di schiavitù, di violenze, brutalità e sofferenze senza fine. Solomon capì che gli schiavi valevano meno del bestiame: potevano essere picchiati, costretti a lavori massacranti, potevano morire nella completa indifferenza. Lui stesso venne assalito con un’ascia, minacciato di morte, fu costretto a uccidere per salvarsi. Poté vivere sulla sua pelle una delle pagine più nere della storia d’America, la piaga nascosta dietro la splendente vetrina del Paese che cresceva e abbatteva ogni confine. Poi, al culmine della disperazione, Northup incontrò un bianco completamente diverso dagli altri. A lui Solomon affidò una lettera indirizzata a sua moglie e da quel momento tutto cambiò.

Solomon Northup
Afroamericano, nacque libero all’inizio dell’Ottocento a Saratoga Springs, nello Stato di New York. Venne rapito nella città di Washington e venduto come schiavo. Cambiò diversi padroni e lavorò nelle piantagioni in Louisiana per 12 anni prima della sua liberazione. Il racconto autobiografico di quella drammatica esperienza è convogliato nel libro 12 anni schiavo, pubblicato nel 1853, diventato uno dei capisaldi della letteratura americana.

Mi si è fermato il cuore di Chamed

Una storia vera, un libro che tocca le corde più profonde dell’anima
Il dolore era così potente che mi pareva di impazzire

mi-si-e-fermato-il-cuore_3509_x600
primo_cap
Editore Newton Compton
ISBN 9788854161658
Pagine 224
Prezzo € 9.90 brossura
€ 4.99 ebook
Uscita 6 febbraio 2014
Acquista LaFeltrinelli.it | Amazon.it |
inMondadori | IBS.it
Recensioni Anobii | Goodreads

Mi si è fermato il cuore
Chamed

La vita di Chamed è stata sfortunata. Ancora bambina, le viene diagnosticata una poliomielite incurabile.
E invece, grazie al suo coraggio e alla forza del padre, riesce a guarire e camminare di nuovo. Ma la cattiva stella sotto cui è nata pare non volerla abbandonare: a soli quattordici anni perde i genitori in un incidente d’auto. Essere affidata a una zia coincide con l’inizio del suo incubo: odiata, disprezzata e maltrattata da chi invece dovrebbe amarla, Chamed tenta il suicidio e subito dopo viene internata in manicomio. La legge Basaglia non è ancora entrata in vigore, e la ragazza va incontro all’inferno vero e proprio: violenze, abusi e l’immancabile elettroshock. Eppure, nonostante tutto, Chamed riesce a trovare il modo per denunciare i suoi aguzzini, grazie all’aiuto di un medico illuminato che la adotterà e le darà modo di ricominciare a vivere. Finché l’amore sembrerà illuminare la sua vita. Una storia vera, una testimonianza toccante sul dolore, sulla forza e il coraggio che sono in ognuno di noi.

Chamed è lo pseudonimo dietro al quale si cela la protagonista di Mi si è fermato il cuore. Che è il racconto vero della sua vita. Il libro, pubblicato nel 2012 da un altro editore, ha riscosso un notevole successo tra i lettori, occupando per molti mesi le classifiche dei libri più venduti sugli store.

Danzando sui vetri rotti di Ka Hancock

Basato su una vicenda privata dell’autrice Ka Hancock, che ha lavorato a lungo nel reparto di psichiatria dell’LDS Hospital di Salt Lake City, Danzando sui vetri rotti racconta la storia di uno (stra)ordinario matrimonio con le sue imperfezioni e i suoi punti di forza: lei è in perenne lotta contro il cancro e lui è affetto da un disordine bipolare. Un libro che accompagna il lettore in un viaggio indimenticabile in cui l’amore è in grado di sovvertire tutte le regole. E questa storia ne è un esempio.

Danzando sui vetri rotti
Ka Hancock

Editore Leggereditore
Pagine 448
Prezzo € 14.00
Uscita 4 ottobre 2012
ISBN 9788865081983


Lucia Houston e Michael Chandler non sembrano destinati a una vita felice: lui è affetto da disturbo bipolare e la famiglia di lei ha accumulato una lunga serie di casi di cancro. Nonostante siano entrambi segnati da un destino che non lascia ben sperare, quando le loro strade si incontrano la notte del ventunesimo compleanno di Lucia, è subito amore. Nonostante le perplessità delle sorelle di lei e  la gestione oggettivamente difficile di un rapporto che si consuma fra momenti di armonia, pause fatte di assordanti silenzi e i periodi di down che Michael supera nella clinica dove viene tenuto in cura da uno psichiatra che è quasi un padre putativo, i due non possono fare a meno l’uno dell’altra. Cauti a ogni passo, Lucia e Michael sono determinati a portare avanti la loro relazione consapevoli di non essere in grado di donare un futuro felice a un possibile figlio. Lui le promette onestà. Lei gli promette pazienza. Entrambi si promettono di rinunciare a essere genitori. Nonostante la decisione dolorosa e difficile di non avere bambini, tutto cambia improvvisamente il giorno del loro undicesimo anniversario di matrimonio dopo un controllo di routine di Lucia. Ha inizio così una storia unica, in cui nessuna regola conta più e la parola amore assume nuove declinazioni e profonde sfumature.

Ka Hancock è nata e cresciuta nello Utah. Ha lavorato a lungo come infermiera in ospedale a Salt Lake City nel reparto di psichiatria, sua prima passione fin dai tempi dell’università. Dividendosi tra la famiglia e il lavoro è riuscita a scrivere il suo libro d’esordio, che è un romanzo autentico sull’amore imperfetto.