REVIEW | Alyson NOËL: Unrivaled, la sfida (Beautiful Idols #1)

unrivaled la sfida Alyson noel
Rating: ★★½☆☆
Editore HarperCollins Italia
ISBN 9788869050626
B01CJ03IIE
Pagine 288
Prezzo € 8.99 ebook
€ 16.00 hardcover
Uscita 12 maggio 2016
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Recensioni Anobii | Goodreads

Unrivaled, la sfida
Alyson Noël

Beautiful Idols n.1

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Tutti desiderano diventare qualcuno nella vita. Layla Harrison vuole fare la giornalista; Aster Amirpour sogna di essere un’attrice di successo; Tommy Phillips ha intenzione di diventare una rockstar. Madison Brooks ci è riuscita: ha afferrato il destino e lo ha piegato al proprio volere molto tempo fa. Ora è la più acclamata stella di Hollywood, e ciò che ha fatto per diventare il personaggio di cui tutti parlano è solo una macchia sull’asfalto, polvere sotto i tacchi delle sue Louboutin.

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Finché Layla, Aster e Tommy non ricevono un invito speciale per entrare nel mondo esclusivo della vita notturna di Los Angeles e partecipare a una spietata competizione di cui Madison Brooks è l’obiettivo. Ma proprio quando le loro speranze si accendono come stelle che bucano lo smog della California, Madison Brooks scompare… e le aspettative dei quattro ragazzi si spengono, oscurate da una nebbia di bugie.

review
Premetto che questo genere (che per di più non so ben inquadrare quale sia) non è tra i miei preferiti. Molti hanno accomunato questo libro a romanzi e serie teen come Gossip Girl e Pretty Little Liars. Io non sono di quella generazione ma di quella subito precedente e le serie televisive che guardavo erano piuttosto semplici nella trama e filo conduttore. Principalmente seguivano le vite di normali adolescenti, come può essere/essere stato chiunque. Le loro relazioni ed interazione. E li finiva. Tutto molto semplice e chiaro.

Non credo, in realtà, che Gossip Girl e Pretty Little Liars siano poi tanto diverse. Si, magari sono ambientate in situazioni fuori dall’ordinario comune, seguono le vite di ragazzi privilegiati quindi non propriamente vicine alle esperienze della maggior parte dei giovani. Ma ci si può, in ogni caso, immedesimare e relazionare. Almeno lo spero. Perchè se questo romanzo rispecchia davvero il genere di storia di Gossip Girl e Pretty Little Liar, mi dispiace per chi li ha guardati perché di uno scopo non c’è n’è traccia. Il mio voto quindi si basa più su questo, sul tipo di storia raccontata, che non altro.

L’autrice infatti scrive abbastanza bene da permettere, per lo più, di immergersi nella storia. Di interessare il lettore e fargli proseguire la lettura curioso di dove porterà (già un buon traguardo trattandosi dell’autrice di Evermore…un libro che dire ho trovato terribile è essere caritatevoli. Ma magari era colpa della traduzione…diciamo così va. –mi-scuso-col-traduttore-che-probabilmente-non-c’entra-assolutamente-niente *_*). Ma qui casca l’asino.

Alla fine del romanzo continuavo a pensare: bè e allora? Quindi? Mi sembrava infatti di aver letto…niente. Dove voleva andare a parare l’autrice con la storia? C’è tanta fuffa e poca concretezza. La premessa iniziale, che poteva essere molto intrigante, si perde subito dietro un contest che poteva avere un certo peso nell’insieme, ma non un ruolo centrale come invece è…sempre se l’idea dell’autrice è quella di puntare sul mistero. Se invece voleva scrivere di un contest, bè…lasciar stare il mistero no? Visto che poi non lo gestisci durante il romanzo. Troppa roba sul fuoco e mal gestita.

Insomma, a mio parere la Noel avrebbe dovuto concentrarsi su di una cosa e solo su quella. In questo modo il lettore si ritrova tra le mani un romanzo che non è ne carne ne pesce…non so se mi capite. Ho tanto l’impressione che molto dipenda dal fatto che si stia cercando di allungare una storia che poteva essere raccontata perfettamente con un libro, invece della trilogia programmata. In ogni caso Unrivaled è dispersivo, finisce per essere superficiale e il lettore (vedi…me!) resta confuso su cosa abbia letto, perché la direzione della storia non ha una rotta precisa. Speriamo che, con il secondo romanzo, l’autrice riprenda strettamente in mano le redini e le dia una spinta verso il giusto sentiero.
(ho finito con le similitudini, lo giuro! XD)

REVIEW | M.R. CAREY: The Girl with All the Gifts

La ragazza che sapeva troppo M.R. Carey
Rating: ★★★☆☆
Editore Newton Compton
ISBN 9788854177819
B00VB3YZDS
Pagine 384
Prezzo 9.90 8.40 hardcover
4.99 0.99 ebook
Uscita 27 marzo 2015
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Recensioni Anobii | Goodreads

La ragazza che sapeva troppo
M.R. Carey

Melanie, dieci anni e un quoziente intellettivo altissimo, ogni mattina aspetta paziente nella stanza dove vive chiusa a chiave che la vengano a prendere per portarla a fare lezione. Ma non è una gita di piacere, gli incaricati la legano a una sedia a rotelle mentre il sergente Parks la tiene di mira con una pistola carica.  Per leggere altro della trama.

review

La ragazza che sapeva troppo è un romanzo difficile sotto molti aspetti. Non perche sia scritto male, questo no, ma perchè è difficile da leggere, da accettare, da portare a termine. E’ una lotta per il lettore tanto quanto per i personaggi. Mi sento in conflitto pensandoci e dovendone parlare. Mi è piaciuto? Si e no. È quel classico romanzo che ha tanti aspetti positivi: le relazioni tra personaggi, l’idea di base, i personaggi stessi, la tensione, l’orrore. Ma ha anche cose che a me sarebbe piaciuto venissero gestite diversamente, tra tutte l’estrema lentezza di buona parte della storia. Lo consiglierei? Non lo so davvero. Dipende molto se amate romanzi sugli zombie, ma che non sono d’azione tipo Resident Evil. Se vi piacciono le quest alla cui fine c’è una soluzione parziale. Se amate i finali agrodolci. Se volete un’interpretazione originale, basata su motivazioni scientifiche e decisamente possibiliste (si dice?) di come si è arrivati ad un mondo post-apocalittico dove la razza umana è stata praticamente decimata ed è alle soglie dell’estinzione, ma in cui uno spiraglio di speranza rimane sempre (anche se diverso da quello che si potrebbe pensare). Se volete scene raccapriccianti più per l’etica dietro cui si muovono le scelte dei personaggi che non tanto per loro stesse (anche se pure in quel caso…vabbè). La ragazza che sapeva troppo fa sentire molto al lettore… sfortunatamente anche la noia di trascinare i personaggi in un viaggio attraverso un mondo che ormai è desolato e desolante. In cui gli unici incontri sono con zombie senza coscienza che, una volta che ti hanno puntato, non ti lasciano più andare finchè l’uno dei due non soccombe oltre ai pochi animaletti che ancora resistono ma a cui l’autore immancabilmente fa fare una brutta fine. Ok, una cosa mi è venuta in mente giusto ora, scrivendo degli animali. Loro non sono infettati dal virus come gli umani. Forse perché vengono mangiati interamente? Forse per altri motivi. Comunque sia, non ci sono animali zombie e sinceramente la cosa è un po’ strana visto come lavora il virus. Il lettore vive le vicissitudini assieme a personaggi a malapena sopportabili, tra fatiche e sconfitte continue. Come dicevo è un romanzo duro e difficile. Che non lascia scampo e, usando un termine inglese, non “inzucchera” (sugarcoat) nulla. Anzi è nudo, crudo e crudele come la natura umana e Madre Natura stessa.

19827903

Orbit | 9780356500157
£ 8.99 | Amazon

THE GIRL WITH ALL THE GIFTS
M.R. Carey

Melanie is a very special girl. Dr Caldwell calls her “our little genius.”
Every morning, Melanie waits in her cell to be collected for class. When they come for her, Sergeant Parks keeps his gun pointing at her while two of his people strap her into the wheelchair. Read more about the plot.

review
The Girl With All the Gifts is a difficult novel for many aspetcs. Not because it is poorly written, no, but because it is difficult to read, to accept, to finish. It is a constant struggle for the reader as much as for the characters. I feel conflicted thinking of it and having to speak about it. Did I like it? Yes and no. It is the classic novel that has many positive aspects: the relationship between the MC, the basic idea, the characters themselves, the tension, the horror. But it has things that I would have liked handled differently, firts of all the extreme slowness of the majority of the story. Would I recommend it? I do not know really. It depends if you love zombie novels that are not action packed like Resident Evil. If you like a partial solution at the end and a bittersweet ending. If you want an original zombie book where the author has based the reasons of how we arrived at a post-apocalyptic world, with the human race virtually decimated and on the threshold of extinction, on scientific and realistic events. In which one glimmer of hope remains, although different from what you might think. If you want gruesome scenes more because of the ethics behind the characters’s choices and not truly for themselves (although even in that case… well), this is for you. The Girl With All the Gifts makes the reader feel many feelings… unfortunately even the boredom of dragging the characters on a journey through a world that is desolate and bleak. Where the only encounters are with zombies that have only one thing in their mind… to eat you and satisfy the urge of the virus that inhabits them. There are few animals in this world but the author invariably makes them die. Just now it came to my mind that this is a bit strange. The animal were not infected. Why not? In the way the virus worked probably they should have been. Anyway. The reader has to live with characters that are barely bearable, between hardships and continuous defeats. As I said before this is an hard and difficult novel. It leaves no way out and it never sugarcoat things. It is tough, raw and cruel as the human nature and Mother Nature as well.

KARINA HALLE: Donners of the Dead

Settimana scorsa m’è venuta voglia di leggere qualcosa di diverso. Un romanzo che avesse una componente horror e di tensione, mista magari anche a un pò di romance.
Questo romanzo è uno di quelli che ho scovato.
Era interessante anche per l’ambientazione, il West dei pionieri nel 1851, e per la protagonista femminile, una giovane ragazza mezza indiana.
L’esperimento non è stato un completo successo, come potete vedere dal mio rating, perchè anche se la storia è originale e ha ottimi spunti, non è stata trattata fino alle sue piene possibilità. E’ un pò superficiale, insomma, e non mi ha spaventato nè ha creato una tensione particolarmente forte nelle scene horror. Risulta quasi più importante la storia d’amore, che si sviluppa sempre e comunque troppo velocemente, rispetto alla parte horror.
Resta un romanzo breve diverso e che può intrattenere per qualche ora, ma niente di più.

“Non sembra stupido parlare di una cosa del genere mentre siamo qua fuori, in mezzo a lupi e mostri nascosti tra gli alberi?”
“No, Eve”, disse. “Non è stupido. Siamo ancora umani anche in fronte a delle bestie, anche con la nostra vita in pericolo. Quando sei vicino alla morte, l’amore a volte è l’unica cosa che ha senso nella vita.

Donners of the Dead Karina Halle
Rating: ★★½☆☆
Editore Metal Blonde Books
ISBN 9781494954666 paperback
Pagine 200
Prezzo $ 10.99 paperback
$ 3.70 ebook
Uscita 22 febbraio 2014
Acquista Amazon.com | Amazon.it
inMondadori
Recensioni Anobii | Goodreads

Donners of the Dead
Karina Halle

Jake McGraw was unlike anyone I’d ever known. He was brash, rude, unapologetic and arrogant; chauvinistic, close-minded, and terribly stubborn. He was built like a tree, tall with a hard chest and wide shoulders and hands that looked like they could wrestle a bear. He was a cigar-chomping, scruffy-faced, beast of a man. I was pretty sure I hated him. And I know he hated me. But among the flesh-eating monsters in these snow-capped mountains, he was the only thing keeping me alive.

The year is 1851 and pioneers in search of California gold are still afraid to travel on the same route as the tragic Donner party did years before. When the last wagon train to go into the Sierra Nevada mountains fails to arrive at their destination, Eve Smith, an 18-year old half-native girl with immense tracking skills is brought along with the search party, headed by an enigmatic former Texas Ranger, Jake McGraw.
What they find deep in the dangerous snow-covered terrain is a terrifying consequence of cannibalism, giving new meaning to the term “monster.” While the search party is slowly picked off, one by one, Eve must learn to trust Jake, who harbors more than a few secrets of his own, in order to survive and prevent the monstrosities from reaching civilization.

***A note from the author about this book: Donners of the Dead is a historical horror romance set in the Old West of 1851 – couples were often thrust into marriage together with short courtships, racism was widespread and not overly frowned upon, and women had little to no rights. What wouldn’t fly in today’s day and age was unfortunately the norm back then – it is worth keeping that in mind when reading this book. There are themes of racism and prejudice that might upset sensitive readers.There is also sex, adult themes, and gore, because, you know, zombies.

Jake McGraw era diverso da chiunque avessi mai conosciuto. Era sfacciato, maleducato, antipatico e arrogante; sciovinista, di idee ristrette e terribilmente testardo. Aveva la stazza di un albero: alto e dal petto duro e ampio, spalle larghe e mani che sembrava potessero lottare con un orso. Masticava sigari, aveva un viso trasandato…una bestia di uomo. Ero abbastanza sicura di odiarlo. E so che lui odiava me. Ma tra i mostri mangia-carne, in queste montagne innevate, era l’unica cosa a tenermi in vito.

L’anno è il 1851 e pionieri alla ricerca dell’oro della California sono ancora terririzzati al pensiero di viaggiare sulla stessa rotta seguita dalla carovana Donner, tragicamente scomparsa alcuni anni prima. Quando l’ultimo carro diretto alle montagne della Sierra Nevada non arrivara a destinazione, Eve Smith, una ragazza di 18 anni dalle origini mezze indiane e dalle particolari capacità di guida, viene ingaggiata dal gruppo di ricerca inviato in soccorso, tra cui si trova un enigmatico ex Texas Ranger, Jake McGraw.
Quello che troveranno nelle profondità delle foreste coperte di neve è la terribile conseguenza di atti di cannibalismo, che danno un nuovo significato al termine “mostro”. Mentre i componenti del gruppo di ricerca vengono lentamente eliminati, uno per uno, Eve deve imparare a fidarsi di Jake, anche se le stà nascondendo qualcosa di importante, se intende sopravvivere e impedire che queste mostruosità raggiungano la civiltà.

***Una nota da parte dell’autore di questo libro: Donners of the Dead è un romanzo storico horror (romantico) ambientato nel vecchio West del 1851 – le coppie erano spesso spinte in matrimoni dopo brevi (se non nulli) corteggiamenti, il razzismo era diffuso e le donne avevano pochi se non nessun diritto. Quello che oggi non sarebbe accettato era purtroppo la norma allora – vale la pena tenere a mente tutto questo durante la lettura del libro. C’è quindi il tema del razzismo e del pregiudizio che potrebbe sconvolgere alcuni lettori sensibili. C’è anche sesso, temi adulti e spargimento di sangue, perché, si sa… gli zombie.

R: Vittime del peccato di Brenda Joyce – Deadly/Francesca Cahill #7

Vittime del peccato (Deadly Illusions)
Brenda Joyce

Deadly/Francesca Cahill #7

Editore Harlequin Mondadori
Pagine 420 |
Prezzo € 9.90 hardcover
€ 6.99 ebook
Uscita 30 ottobre 2012
ISBN 9788861833364
Voto

Nei bassifondi di New York, tra segreti inconfessabili e passioni proibite, si cela un killer spietato. E solo lei può trovarlo.
New York, 1902. Francesca Cahill ai tè con le dame dell’alta società newyorkese preferisce combattere il crimine. Il suo talento di investigatrice privata la porta a indagare su alcune cruente aggressioni, avvenute nei bassifondi della metropoli a danno di giovani donne. Le prime due vittime sono sopravvissute, mentre per la terza si tratta di omicidio. Sembra proprio che per le strade di New York si aggiri un serial killer e Francesca non si darà per vinta finché non lo avrà fermato. Sembra che l’unica pista da seguire non porti a niente. Che cosa hanno in comune le vittime, oltre a essere giovani e irlandesi? Il tempo stringe, la paura ormai dilaga per le strade del quartiere. C’è un pazzo da catturare.


Un romanzo degno di nota!
Deadly Illusions è un romanzo ricco di mistero, essendo incentrato al 90% sull’investigazione (investigazione che l’autrice riesce a condurre dalla prima pagina fino all’ultima con maestria) e con una parte romance altrettanto interessante anche se meno ampia (ma sicuramente molto intensa).

Come sapete se avete letto la quarta di copertina la protagonista è Francesca Cahill, signorina della società bene di New York agli inizi del ‘900…quegli anni in cui il movimento per l’emancipazione femminile era in pieno svolgimento e in cui, quindi, Francesca è ritenuta un originale per aver trovato nell’investigazione lo scopo e la passione della sua vita.
Francesca è sagace, intelligente, audace, perfino spericolata quando è concentrata su ciò che l’appassiona. E da un anno a questa parte (periodo in cui è iniziata la serie) ha scoperto che ciò che ama e l’attira più di ogni altra cosa e risolvere un caso complicato.

Questa volta si tratta di un assassino.
Qualcuno stà assalendo giovani donne della classe operaia di origini Irlandesi. Donne che vivono sole, senza la protezione di una famiglia e che apparentemente non hanno nulla in comune fra loro se non la provenienza.
Coadiuvata dal Commissario Braggs, suo ex-amato, Francesca è in corsa contro il tempo; ha solo una settimana per scoprire chi si cela dietro al Coltello (nome che la stampa ha affibbiato all’assassino) perchè l’ultima vittima non è stata fortunata quanto le due precedenti, che hanno subito “solo” un’orrenda ferita alla gola.

Francesca si sentirà presa fra vari fuochi, poi, quando la propria vita personale tra famiglia, fidanzato ed ex amanti (di quest’ultimo) si metteranno sulla sua strada distogliendone l’attenzione e creando nuovi problemi.

La Joyce è un autrice di tutto rispetto e in questo romanzo tutta la sua bravura si sente e viene riconfermata.
Nonostante la mia perplessità verso la decisione di iniziare a pubblicare una serie dal suo settimo romanzo, non posso che comprenderne alla fine la scelta da parte di Harlequin.
Il romanzo riprende tutto ciò che è successo nei precedenti libri della serie, chiarendo man mano al lettore tutto cìò che ha bisogno di sapere delle relazioni sotterranee e superficiali esistenti tra i personaggi, senza per questo far perdere nulla dal lato emozionale e anzi creando una bella tensione di fondo. Ma sopratutto è un romanzo di svolta nella vita privata di Francesca e permette quindi al lettore di entrare direttamente nel clou degli avvenimenti.

Sono sicura vi innamorerete di Calder Hart, fidanzato di Francesca, uomo complesso e imprevedibile quanto lei e del Commissario Braggs con i suoi molti problemi familiari.
Nonchè degli altri personaggi che ruotano attorno a Fran.

Attendo con interesse il prossimo romanzo che la vedrà nuovemente all’opera. 😉