REVIEW | Shelly LAURENSTON: The Unleashing (Call of Craws #1)

The Unleashing (Call of Crows #1) by Shelly Laurenston
Rating: ★★★★½
Editore Kensington
ISBN 9781617735059
Prezzo $ 15.00 paperback
$ 9.99 ebook
Pagine 373
Uscita 31 march 2015
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Barnes&Noble
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WINGING IT

fast-review-upKera Watson never expected to face death behind a Los Angeles coffee shop. Not after surviving two tours lugging an M16 around the Middle East. If it wasn’t for her hot Viking customer showing up too late to help, nobody would even see her die.

In uncountable years of service to the Allfather Odin, Ludvig “Vig” Rundstrom has never seen anyone kick ass with quite as much style as Kera. He knows one way to save her life—but she might not like it. Signing up with the Crows will get Kera a new set of battle buddies: cackling, gossiping, squabbling, party-hearty women. With wings. So not the Marines.

But Vig can’t give up on someone as special as Kera. With a storm of oh-crap magic speeding straight for L.A., survival will depend on combining their strengths: Kera’s discipline, Vig’s loyalty… and the Crows’ sheer love of battle. Boy, are they in trouble.

review
The best book I’ve read since this year started. Period.
This book was exactly what I needed to read. Not some cheesy romance but something paranormally funny and refreshing. Yeah, ok…if truth has to be told, there is a bit of cheesy romance here too but there are also big, bad Vikings so things are balanced for me. XD

As usual the book is not at all perfect. It’s always a matter of moment/needs/likings that flash green or red lights in my reader mind. Even if the good part of the story starts only near the middle of the book, when the real action begins and the basic knowledge required to understand things is settled for all the parties involved (means both the reader and Kera), the overall feeling was definitely a BIG green. In the first part, there was a bit of confusion and sometimes I felt irritated with Kera and the other Crows, this group of powerful women who are the harbingers of death. Given a second chance in life by the Goddess Skuld (for whom they work) they are, after entering the Crows Clan, part of the Norse pantheon of Clans in wait of Ragnarok, the great and final battle. However they are also noisy, blood thirsty, cat-fight-loving, rowdy women and Kera, has an ex Marine with OC syndrome and the “new girl” in the Clans, finds herself in the middle of a major complicated mess.

Anyway, I liked very much the way the author used the Norse mythology for her story, even if I was often picturing in my head the “Marvel movies” Thor every time I was reading about the Raven Clan (you’ll undersand when you’ll read this). Finally, I absolutely loved Vig, the big bear of a Vinking that helps Kera in her new life, and Brodie, the cutest pitt-bull ever in the history of books… but I hope Kera will grow and settle in her Crow new status because she really needs it.

A couple of my favourite quotes from the book:

Vig walked back to his truck. That’s when Stieg drily asked, “Do you need another minute to blush coquettishly and dream about your perfect white wedding?” As Vig walked around the front of his vehicle, he grabbed Stieg by the hair and slammed him face-first into the hood.

“Okay then.” She nodded. “Then let’s do this.”
“Now before we start, there is one thing you always need to keep in mind during this process.”
“What?”
“That everyone, at some point in their life, wants to fly. And soon you’ll actually be doing it.”
“Which means . . . what? Exactly.”
“That you’re better than everyone else.”

R: Thunder + Lightning di Anna Giraldo

Thunder+Lightning
di Anna Giraldo

saga del Giaguaro #2

Editore Casini Editore
Pagine 480 circa
Prezzo € 16.90
ISBN
9788879052108
Voto

L’amore è un sentimento vigliacco. Non si basta mai. Non puoi fermarti a un solo essere umano, se hai cominciato ad amare. Devi allargare il cerchio e comprendere gli altri perché il tuo amore vuol crescere e prosperare. Ma se una parte della cosa sola che siete tu e il tuo amato crede di non meritare tanto? Se l’amore è cresciuto più velocemente di quanto non siano cresciuti gli amanti? Perché il nostro amore è esploso, ma noi siamo rimasti due piccoli diciottenni impauriti e ci siamo accorti d’un tratto che ogni strada percorribile ci avrebbe condotti lontani anni luce dalla felicità.

Già nel primo libro avevo notato la grammatica, la prosa e la sintassi dell’autrice…ricercate credo sia il termine più appropriato. Mi ricordo che fin dalle prime righe mi sono detta: ” Finalmente una che scrive in italiano!”.
E anche in questo secondo capitolo troviamo una scrittura fluida, completa e accurata.
Prendendo in mano il libro possiamo quindi da subito concentrarci sulla trama senza rischio di incappare in parole o frasi ammazza italiano (o come si dice qui da me, di incappare nell’italiano correggiuto XD).
Il libro si apre con una scena molto evocativa di Redlie e le sorelle nell’anima, Breathless ed Ephipany, durante un incontro con il re primigenio…colui che le aveva “create” e che aveva dato loro i rispettivi ciondoli e poteri.
E nonostante la situazione richieda serietà e una certa “pompa magna”, dovuta per l’appunto al grande personaggio che Redlie stà incontrando per la prima volta, Redlie è…bè…Redlie! e l’ironia e l’irrequietezza tornano di prepotenza.
Il bello di questo volume è che riprende esattamente da dove avevamo lasciato i nostri protagonisti in 436, ma non lo fa partendo alla riscossa con nuove avventure, bensì rinsaldando la nostra conoscenza di Redlie e Sean e di tutti gli amici della coppia: Honey, Anthony, Elliot, Tree, Lucas, James, Daisy, Nate…
Le nuove difficoltà di Redlie ad accettare la sua immortalità e i vecchi ricordi che affiorano…le vecchie, ma sempre nuove, difficoltà di Sean a vivere, amare ed essere riamato dagli altri.
La necessità di trovare un equilibrio nella loro nuova vita.
Perchè anche questo volume è un calderone ricchissimo di sentimenti: amicizia, amore, sacrificio, forza, fiducia. Dolore, paura, insicurezza, rabbia. Due brevi battute che mi sono piaciute particolarmente…

“-Devo avere forza, vero?- Conosco la risposta.
-Devi lottare per ciò che sei, Redlie. Perché tu sei splendida e splende tutto ciò che è in grado di irradiarsi dalla tua luce e non ci sarà dote o ricordo in grado di ostacolare il tuo cammino.-“

“Il mio tormento viene da te, ma si alimenterebbe della tua assenza. Il fatto che ti ami in tutto questo è marginale e assieme dannatamente importante. Il mio tormento viene dal nostro segreto e comprende te e il nostro segreto a sua volta.”

E’ decisamente un romanzo di crescita. Crescita per l’autrice, che migliora sempre più le sue capacità affiorate già in 436 e nei vari racconti brevi pubblicati in giro tra riviste e web, e di crescita dei personaggi che seguono di pari passo l’evoluzione di chi li ha creati. Personaggi che si dimostrano sempre più fuori dall’ordinario.
Per quello che sono, data l’ambientazione fantasy, e per come si comportano…sempre affiatati, legati più di fratelli, di un altruismo infinito. Tutte cose che ai nostri giorni sono sicuramente molto rare.
E poi ovviamente si entra nel clou del libro e arrivano le nuove avventure. Tra mito e fantasia, battaglie e viaggi Redlie e la sua compagnia di freak dovranno scoprire nuove magie e combattere vecchi e nuovi nemici.
Perchè tutto dipende dalla pelle del giaguaro.
Altra cosa che mi è piaciuta moltissimo in 436 e che ritorna a anche qui, anche se un pò meno, è la presenza di frasi e modi di dire inglesi (data l’ambientazione londinese) che, oltre ad essere utili in sè per farsi un pò di cultura linguistica ;), rendono ancor più realistico, e quindi ci fa entrare con immagini vivide, il background della storia.
Signora Giraldo, ancora complimenti.

R: Il sigillo del cavaliere di Guo Jingming

Il sigillo del cavaliere di Guo Jingming

primo volume di una trilogia

Editore Fanucci
Pagine 336
Uscita 1 marzo 2012
Prezzo € 9.90
ISBN 9788834718339

L’Impero Occidentale di Aslan fa parte del leggendario continente di Aoting, un mondo intriso di psicoarti dove energia e forza sono nelle mani di sette Cavalieri Reali, maestri di altissimo livello i cui poteri appartengono alle più alte sfere dei quattro elementi. Il giovane Qiling non conosce nulla di questo mondo, ma si ritrova di punto in bianco a essere nominato discepolo del Cavaliere Reale di Settimo Grado, e comincia così a seguire Polvere d’Argento in tutte le sue avventure. Inizialmente spaventato dalla sua psicofiera, Dente della Pallida Neve, un leone alato color argento, Qiling imparerà poi ad amarlo e a vivere in simbiosi con lui, come ogni Cavaliere fa con la propria psicofiera, perché sarà proprio lui a salvarlo dalle situazioni più pericolose. A poco a poco, Qiling imparerà a conoscere i segreti di quel mondo a cui tanto anelava ma che gli era estraneo, affrontando mille traversie e combattimenti agghiaccianti. Riuscirà con la sua indole pura a far fronte da solo a un mondo efferato, e a trovare dentro di sé la forza necessaria per poter prendere le redini di Cavaliere di Settimo Grado?

Il sigillo del cavaliere è una tipica -ma veramente tipica- prova di “letteratura” orientale.
Non so se vi è mai capitato di guardare un film giapponese, cinese, coreano…insomma di quelle zone li… La prima cosa che noterete è l’amore viscerale per il sangue, la seconda per il melodramma. Sangue che scorre a fiumi, gente che se le dà di santa ragione (di solito nei film di arti marziali), armi tra le più sofisticate o anche della tradizione che vengono usate nella maggior quantità e con il più grande gusto possibili. Credo sia da questa loro passione che nascono le migliori trame horror degli ultimi anni…senza dimenticare alcune tra le migliori scene splatter.
Melodramma  invece perchè a loro piace godersi pienamente le situazioni dolorose (per darvi un’idea mi è capitato di vedere un film in cui ci sono voluti venti minuti perchè l’attore tirasse le cuoia) e, in questo caso, crogiolarsi in una prosa a tratti “pomposa”.
Il sigillo per una metà è un pò di tutto di questo. È un film dentro al libro.
Per l’altra metà mi ha ricordato l’anime giapponese Inuyasha.
Il mondo su cui si appoggia questo libro, infatti, è un mondo di magia e leggende che ricorda molto il mondo orientale medioevale.
I “maghi” detti maestri sono uomini e donne dotati di psicopoteri, chi più e chi meno, che possono anche possedere – se hanno le capacità e la forza per catturarli- delle psicofiere (=animali dotati a loro volta di grandi poteri che aiutano e proteggono il loro padrone) e delle psicoarmi. E si, a forza di leggere psico-qualcosa è possibile che vi venga l’orticaria, escludete quindi dalla mente la prima parte della parola appena vi arriva sott’occhio. 😉
Al vertici della scala dei maestri ci sono i 7 Cavalieri Reali, ognuno con particolari capacità (di psicopoteri) che lo differenzia dall’altro e ognuno con un discepolo da addestrare perchè un giorno prenda il suo posto (a parte il primo cavaliere che ne possiede tre).
Il romanzo, che si suddivide in tre parti pubblicate in tre volumi separati,  racconta il viaggio e le avventure di Qiling, ragazzo di diciassette anni all’apparenza comune  cameriere di una locanda di provincia, dal momento in cui il suo villaggio viene devastato dalla potente psicofiera Dente della Pallida Neve, che diverrà poi sua. Ma sopratutto dal momento in cui diventa discepolo di Polvere d’Argento, Cavaliere Reale di Settimo Grado. Le cose tra Cavalieri Reali sono poco chiare, situazioni antecedenti fanno si che i nodi vengano al pettine proprio ora che Qiling ha scoperto di avere degli psicopoteri e si ritroverà a dover combattere contro situazioni per cui non è ancora pronto. Ma come ovvio sul suo cammino troverà amici e compagni pronti ad affiancarlo.
Il romanzo, come anticipato, non è un vero romanzo…ma ne è solo la prima fetta.
Dico fetta perchè sembra stato staccato con un’accetta dalle sue altre pagine. Il libro finisce infatti con un capitolo apertissimo che sembra un normale capitolo di metà libro, di cui vi aspettate il successivo subito dopo. Come una puntata del suddetto anime che, magari,  stà per finire con un combattimento all’ultimo sangue e l’ultima scena mostra il personaggio che stà per essere colpito a morte…ma voi non vedete se il colpo è andato a segno o invece è riuscito a schivarlo perchè vi ritrovate con un “Alla prossima puntata!”. Qui troverete un “Continua”.

R: Il Gioco della Notte di Sherrilyn Kenyion. Dark Hunters 5

Il Gioco della Notte
di Sherrilyn Kenyon

Dark Hunters #5, Were-Hunters #1, Bride & Vane

Editore Fanucci
Pagine 294
Prezzo € 9.90
ISBN 978-88-347-1904-6
Uscita 15 marzo 2012
Voto dolcissimo!

Bride McTierney ha chiuso con gli uomini. Egocentrici e vanitosi, si sono sempre dimostrati incapaci di amarla per ciò che è. L’ultimo ha avuto persino il coraggio di scaricarla con una lettera spedita all’indirizzo di lavoro. Ma anche se si vanta di essere forte e indipendente, Bride non ha mai smesso di sognare l’arrivo di un cavaliere in armatura scintillante. Mai avrebbe però immaginato che invece dell’armatura, il suo cavaliere avrebbe avuto un mantello di pelo fulgido. Vane Kattalakis, infatti, non è ciò che sembra. È un lupo. È uno spietato Cacciatore mannaro. In fuga dai suoi mortali nemici, l’ultima cosa che Vane vorrebbe è una compagna. Le Parche l’hanno però accoppiato a Bride, lasciandogli così appena tre settimane per convincerla che il sovrannaturale esiste e che le loro vite sono strettamente intrecciate. Per quanto rischino di essere brevi…

Premessa
Il Gioco della Notte (Night Play) è il quinto volume della serie Dark Hunters, ma soprattutto è il primo volume della serie Were-Hunters.
Anzi parlare di Dark Hunters in questo caso è quasi “esagerato” in quanto è un libro che molto probabilmente è nato più come spin-off che non come elemento della serie principale. I cacciatori oscuri qui sono praticamente assenti, compaiono brevemente Acheron (che non può assolutamente mancare), Kyrian e Valerius. Ma non sono particolarmente importanti nello schema generale del romanzo.
Poi penso che, essendo piaciuto tanto (dato che i commenti anche su goodreads sono molto buoni) e volendo i nuovi personaggi incontrati avere la loro parte di notorietà (dato che come ben sanno gli scrittori, i personaggi prendono spesso anima e corpo e pretendono storie proprie), si è meritato di diventare il primo di questa sotto-serie…quella dei Cacciatori Mannari.
Chi è già addentro al mondo creato dalla Kenyon saprà che i personaggi creati da questa autrice sono innumerevoli e articolati anche in sotto gruppi (tanto che alle volte si fa fin fatica a tenerli tutti a mente e ci si deve quindi calare nell’ottica di non badarci troppo altrimenti si rischia di esserne sopraffatti) e non rimarrà questo l’unico esempio di sotto-serie infiltratasi nella più grande categoria.
Ma veniamo al romanzo.
Dopo l’ultimo viaggio che ci ha portati a Wulf e Cassandra … torniamo a New Orleans, città teatro degli eventi di “L’abbraccio della notte” con protagonisti Talon e Sunshine.
E’ stato in questo romanzo che abbiamo incontrato per la prima volta Vane, accorso in aiuto di Talon per proteggere Sunshine… e per questa sua scelta -piuttosto inconsueta per un cacciatore mannaro- ritrovatosi poi a subire un attacco da parte dei demoni apollinei al proprio branco. Attacco che ha portato alla morte dell’amata sorella, l’unica assieme al fratello Fang che fa parte della sua VERA famiglia. Ed è questo l’evento scatenante che fa si che Vane e Fang si ritrovino, nelle prime pagine del libro, a lottare per la propria vita appesi ai rami di un albero aggettante una palude, in cui coccodrilli affamati aspettano solo il momento dell’imminente caduta.
Saranno i poteri e la forte volontà di Vane a salvarli, anche dal successivo attacco di demoni apollinei decisi a succhiare loro anima e poteri, che però lascia Fang in uno stato catatonico dovuto allo shock da cui Vane non riesce a farlo uscire. Rifugiatosi al Sanctuary locale gestito da una famiglia di orsi mannari che mantengono il posto neutrale per ogni creatura paranormale che abbia bisogno di un porto sicuro, Vane deve decidere come salvarsi dalla condanna a morte ordinata dal suo stesso padre, capo del suo vecchio branco.
Ed è a questo punto che entra in scena Bride.
Completamente umana, ma soprattutto completamente ignara di questo mondo sotterraneo che vive e respira attorno a lei, è appena stata lasciata da quel bastardo opportunista del suo fidanzato che non ha fatto altro che approfittarsi di lei e cercare di cambiarla.
E qui stà il bello di questo romanzo…Bride è un’eroina alquanto atipica, soprattutto in questi romanzi dove la parte femminile è solitamente bella quanto la sua controparte maschile è aitante.
Ok, non che Bride non sia bella, ma è quella che tutti definiremmo una donna morbida, in carne.
Insomma…è cicciottella. Cosa che le ha sempre dato dei grossi problemi (e come non capirla! Siam tutti li a controllare i kili che aumentano 😉 ) soprattutto nelle relazioni con l’altro sesso.
Quando vede entrare nel suo negozio l’uomo più bello e “in forma” che abbia mai visto, perciò, teme che abbia brutte intenzioni…di certo non immagina che sia entrato per rivedere lei.
Rivedere perché Vane ha incontrato per la prima volta Bride mentre stava proteggendo Sunshine e ne era rimasto subito ammaliato. Ed è lei l’unica che ha risvegliato in modo tanto prepotente i suoi istinti animali…e meraviglia ancor più grande quelli protettivi che solitamente sono rivolti alla Compagna per la vita. Peccato che la sua vita sia momentaneamente (e probabilmente per un bel po’) incasinata all’inverosimile…e il pensiero d’una compagna sia il più lontano fra tutti.
Conclusione
A differenza dei precedenti volumi, che man mano stanno svelando il mondo dei Dark Hunters e degli estremamente complessi legami che scorrono appena sotto la superficie, questo romanzo prende un momento di pausa da tutto e crea una bolla di dolcezza veramente indescrivibile. La storia di Vane e Bride esce dagli ultimi schemi per raccontare una storia comune incastonandola in una montatura magica dove l’amore e la fiducia in se stessi la fanno da padrone.
Un romanzo che è il sogno che ogni ragazza –che sia formosa o meno- coltiva dietro le coltri del suo letto, nel buio della propria camera.
Un bellissimo romanzo che realizza i sogni più reconditi dei romantici più sfegatati, nella speranza sempiterna che un amore tanto forte possa esistere anche nella realtà.