PREVIEW | Mindy McGINNIS : A Madness So Discreet

From HarperTEEN an interesting new novel about a girl who is sent to an insane asylum but finds a new life helping a criminal psychology doctor. A novel that combines murder, madness and mystery in a beautifully twisted gothic historical thriller.

 A Madness So Discreet by Mindy McGinnis
FREE CHAPTER ON HARPERCOLLINS.COM
Editore Katherine Tegen Books
ASIN/ISBN 9780062320865
B00S58E7E4
Prezzo $ 10.99 ebook
$ 17.99 hardcover
Pagine 384
Uscita 06 october 2015
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MondadoriStore | IBS.it
Recensioni Anobii | Goodreads

Grace Mae knows madness.

She keeps it locked away, along with her voice, trapped deep inside a brilliant mind that cannot forget horrific family secrets. Those secrets, along with the bulge in her belly, land her in a Boston insane asylum.

When her voice returns in a burst of violence, Grace is banished to the dark cellars, where her mind is discovered by a visiting doctor who dabbles in the new study of criminal psychology. With her keen eyes and sharp memory, Grace will make the perfect assistant at crime scenes. Escaping from Boston to the safety of an ethical Ohio asylum, Grace finds friendship and hope, hints of a life she should have had. But gruesome nights bring Grace and the doctor into the circle of a killer who stalks young women. Grace, continuing to operate under the cloak of madness, must hunt a murderer while she confronts the demons in her own past.

In this beautifully twisted historical thriller, Mindy McGinnis, acclaimed author of Not a Drop to Drink and In a Handful of Dust, explores the fine line between sanity and insanity, good and evil—and the madness that exists in all of us.

GENA SHOWALTER: Zombie allo specchio – White Rabbit Chronicles #2

Come promesso nel post di qualche settimana fa, da ieri è finalmente acquistabile il secondo capitolo della serie White Rabbit Chronicles di Gena Showalter, Zombie allo specchio (Through the Zombie Glass). Alice Bell parte di nuovo all’avventura contro gli zombie affamati di carne umana!
Per chi non l’avesse ancora letto, qui la mia recensione di Alice in Zombieland, il primo volume della trilogia.

Zombie allo specchio
Gena Showalter

White Rabbit Chronicles #2

 Zombie allo specchio di GENA SHOWALTER
primo_cap
Editore Harlequin Mondadori
ISBN 9788858933176
Prezzo € 6.99 ebook
Pagine 391
Uscita 30 dicembre 2014
Acquista LaFeltrinelli.it | Amazon.it |
inMondadori | IBS.it
Recensioni Anobii | Goodreads

In un attimo ho perso tutto ciò che conta. Il rispetto degli amici. La mia nuova casa. Il senso della vita. L’orgoglio. Il mio ragazzo. Ed è tutta colpa mia. Mia e di nessun altro. Sono stata io a permettere all’oscurità di entrare… Alice Bell è convinta che peggio di così la sua vita non possa andare, ma si sbaglia. Dopo l’ennesimo attacco degli zombie iniziano a verificarsi fatti mostruosi e inquietanti. Vede strane cose negli specchi, sente le voci dei non-morti, ma soprattutto avverte dentro di sé una presenza oscura che la costringe a compiere azioni terribili. Mai come ora ha bisogno dei suoi amici cacciatori e del sostegno di Cole, il suo ragazzo, eppure lui tutto a un tratto la respinge e si allontana, lasciandola sola a combattere contro gli zombie e contro l’oscurità che avanza. Per fortuna ci sono Kat e Reeve, le sue grandi amiche, a darle la forza di andare avanti. Perché l’orologio corre, e se Ali dovesse fallire sarebbero tutti condannati…

Ed eccoci con gli altri extras, iniziati nel post di avviso dell’uscita di Throught the Zombie Glass, forniti da Gena Showalter e Harlequin.

Intervista a Cole

Non capita tutti i giorni di incontrare un eroe in carne ed ossa, un ragazzo che ogni notte rischia la vita per difendere i suoi simili. Considerato che frequenta ancora le superiori ed è a capo di una squadra di cacciatori di zombie, il fascino di Cole Holland è davvero fuori dal normale no? È quindi con immenso piacere che accolgo la notizia di poter intervistare questo gran pezzo di maschio Alfa, addirittura a casa sua, meglio conosciuta come centro d’addestramento per la lotta agli zombie. Mi è stato consigliato di fare in modo di trovarmi fuori dalla città e dentro l’area protetta prima del tramonto, così decido di recarmi lì il sabato mattina , per chiacchierare con calma con Cole e dare un’occhiata da vicino alla sua squadra.
Appena imboccato il viale per l’isolata casa colonica, mi salta all’occhio la figura di un ragazzo alto, biondo e muscoloso che, con un sorriso malizioso, mi fa cenno di avvicinarmi . (Ma che si bevono questi per essere tutti così? Sarà l’acqua? L’aria?).
Afferrati cellulare e portatile, mi precipito a conoscere colui che, dall’aspetto, identifico essere Frosty.

«Le cose stanno così, signora » mi dice. «Rimanere sola con Cole potrebbe costarle la vita. Le ragazze sono molto vendicative e lei sta per trascorrere del tempo con quello che considerano… una loro proprietà.» Le ultime parole sono pronunciate con particolare enfasi. «Credo che lei voglia sopravvivere. E allora dovrà fare la sua intervista qui fuori.»
«Si, non mi dispiacerebbe tornare a casa tutta intera, grazie.»
«Perfetto. Non si muova. Vado a chiamare Cole.» Sorride. «Liberissima di osservarmi mentre mi allontano. Dicono sia un gran bel vedere.»

(In effetti…) Ritorna qualche minuto più tardi con un altro ragazzo, moro e con gli occhi color ametista, persino più alto e più muscoloso di lui.

«Cole, questa è la giornalista. Signora, questo è Cole. Ora, se volete scusarmi, vado ad allenarmi.»
«Aspetta. Ho una domanda anche per te, Frosty, riguardo Kat. Ti ha perdonato completamente o ti sta dando ancora del filo da torcere?»

«Kat non può fare a meno di me. Mi perdonerà sempre… non può fare diversamente.» Poi volta le spalle e se ne va.
Cole sbuffa.

Cole Holland. Wow… un figo da non credere. Giovane, palestrato e dall’aspetto pericoloso, possiede una sicurezza e un carisma che lo rendono terribilmente sexy. Magnetismo allo stato puro… Dai polsi, ai bicipiti gonfi (ok sto sbavando! Capisco solo ora come si deve essere sentita Ali…) fino al torace, dove spiccano – quale verbo migliore –una serie di minacciosi tatuaggi, in memoria degli amici perduti nella lotta agli zombie. Dalla canotta si intravvedono anche alcune cicatrici…

«Quanti tatuaggi hai?»
Mi fulmina con lo sguardo. Domanda troppo personale?
«Molti più di quelli che vede. Lasciamo perdere…»
«Scusa, non volevo essere invadente.» Gli sorrido. Uno di quei sorrisi ebeti da adolescente. Ma è troppo carino, non posso farci niente. «Grazie per avermi ricevuta qui oggi. Voi ragazzi vi allenate molto.»
«Più ci esercitiamo, più zombie riusciamo ad eliminare. Più mostri abbattiamo, più la possibilità di sopravvivere aumenta. E, mi creda, desidero rimanere in vita il più a lungo possibile.» «Quanti anni avevi quando iniziasti l’addestramento per combattere gli zombie? Fu tuo padre a prepararti? Quali furono le prime nozioni che imparasti?»
«Mi esercito da quando sono nato con il supporto di mio padre. Ma non mi va di diffondere questioni troppo private. »
«Capisco. So che sei il capo del tuo gruppo fin dalle scuole elementari. E’ una bella responsabilità per un ragazzino. Come hai fatto a diventare il leader della banda? Sei stato nominato o scelto per tacito accordo?»

«Nessuno nomina nessuno qui. Guadagni il tuo posto col sangue e col sudore. E niente lacrime.»
Inizio a sentirmi un po’ a disagio e decido che è il momento di cambiare argomento. Vediamo se riesco a far abbassare la guardia a Cole Holland.

«La signorina Showalter ha ammesso di essersi presa una terribile cotta per te e di sicuro non è la sola donna che vorrebbe conoscerti meglio. Per le tue fan di ogni età, ti dispiace se ti pongo alcune domande personali?»
«In effetti, sì, mi dispiace.»

«Boxer o slip?»
«Ha conosciuto Bronx? Glielo presento. Ehi, Bronx?»
«Confessa, che differenza c’è fra un bacio normale e uno di quelli che ti sconvolgono la vita e ti fanno dimenticare il resto del mondo?»
«Che qualcuno mandi qui Bronx!»
«Se tu potessi tornare indietro e cambiare qualcosa? Cosa faresti?»
«Sul serio! Mandate qui Bronx o stasera farete tutti il doppio turno!»
«Okay, basta con l’inquisizione. So che devi tornare al tuo allenamento perciò chiuderò qui. Prima di andare… cosa c’è nel futuro tuo e della squadra?»
«Ecco che arriva! I suoi ragazzi si divertiranno. Ci vediamo.»

Mi trattengo ma dentro di me vorrei gridargli vigliacco!. Tuttavia, di Cole Holland si può dire tutto eccetto che sia un codardo e… preferirei rimanere tutta intera. Be’, immagino che sia ora che mi tolga di torno prima che faccia buio e i cattivi escano a giocare.

Alice intervista Cole

Alice Bell, eroina di Alice in Zombieland, intervista il ragazzaccio della Asher High School Cole Holland… Cosa ne uscirà?
Alice: Allora… pare che tutti siano terrorizzati da te. Come ti fa sentire?
Cole: Be’, significa che ho fatto un bel lavoro.
Alice: Suona un po’ triste.
Cole: E’ perfetto.
Alice: (alza gli occhi al cielo) Che tipo che sei!
Cole: Grazie.
Alice: E devi anche essere un gran rompiscatole.
Cole: Dovresti vedermi in azione.
Alice: L’unica cosa che capisco è che questa conversazione non ci porterà da nessuna parte. Cambiamo argomento. Che cosa hai pensato la prima volta che mi hai visto?
Cole: Sappiamo benissimo entrambi cosa mi è passato per la mente, visto che pensavamo la stessa cosa.
Alice: Sì, ma vorrei sentirtelo dire.
Cole: Scordatelo.
Alice: Per quale motivo? Perché tutti scopriranno che hai un debole per…
Cole: Perché non ribaltiamo i ruoli e lasci che sia io a porti delle domande? Una volta mi hai confessato che ti piacevo senza camicia…
Alice: Io… no! L’ho solo pensato! Cavoli, non posso credere di averlo appena ammesso!
Cole: (sorride) Quindi la mia domanda è… me la tolgo di nuovo? Qui, adesso?
Alice: Non vorrai davvero farlo, davanti a tutti?
Cole: Forse ti sei dimenticata cos’è accaduto quella volta che eravamo…
Alice: Ah, me ne vado!
Cole: Perché? Che cosa ho detto?
Come si fa a non adorare Cole? Lui e Alice sono perfetti l’uno per l’altro. Voi, cosa ne pensate?

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