Contest: Libri al macero

Dalla Zero|91, casa editrice di “Il canto della notte”, “La ragazza gigante della contea di Aberdeen” e molti altri un contest diverso dal solito dove potrete vincere un libro…

Abbiamo creato un contest in cui parlare di libri, ma non dei romanzi che ci sono piaciuti, che abbiamo amato e che ci hanno entusiasmato ma che, piuttusto, ci hanno fatto rimpiangere i soldi investiti per l’acquisto e il tempo impiegato per la lettura.
Ne L’orso che venne dalla montagna di William Kotzwinkle (zero91), Arthur Bramhall, docente di letteratura inglese presso l’Università del Maine, subisce un furto bizzarro: un orso gli trafuga il manoscritto che ritiene possa diventare un bestseller. 
Il grosso e goffo bestione ha le idee chiare su che farsene di quel plico di fogli. S’infila giacca e cravatta e si reca in città per inseguire il grande sogno dell’orso americano: trovare un agente che riesca a renderlo uomo e ricco, per potersi strafogare di miele e torte a volontà e scacciare i pensieri che affliggono la vita quotidiana degli orsi.
Una metafora del mondo editoriale? Esistono scrittori che ci fanno rimpiangere il nostro amato orso?  A voi l’ardua risposta.
Partecipare al nostro contest è molto semplice. Scriveteci il Titolo più brutto del libro che avete letto, scrivete in poche righe (massimo una cartella) una recensione. I vostri commenti saranno letti e giudicati da 3 bravissime blogger; Daze(d) di House of books, Keira di The book lover, Azzurra Ponti di Azure  Strawberry.
Il migliore vincerà un libro che potrà scegliere fra i libri pubblicati dalla zero91.
Aspettiamo le vostre email a questo indirizzo avete tempo fino al 31 maggio :[email protected]
Potete postare, nei commenti, la vostra recensione in modo tale da confrontarla con gli altri lettori, ma non dimenticate la email.

Lo so, vi ho avvisati un pò tardi…ma avete tempo fino alla mezzanotte di oggi (l’ora delle streghe, la migliore!) per accaparrarvi un libro di vostra scelta. Cosa aspettate partecipate numerosi!

Quasi innocenti di Marin Ledun

uscita: 12 maggio 2011
Prezzo: 17,00
Pagine: 304
ISBN: 978-88-95381-17-6

genere: thriller

editore Zero|91

L’ispettore Eric Darrieux si ritrova immerso in una inchiesta che da subito appare psicologicamente difficile. La scomparsa di un ragazzino, poi di un secondo, entrambi due studenti dello stesso istituto.
Il romanzo è ambientato nel quartiere grenoblino di Eaux-Claires, lo stesso nel quale Darrieux è cresciuto; quel quartiere da sempre luogo di immigrazione italiana che verrà battuto in ogni angolo, al quale verrà fatta una vera e propria autopsia, scavando nel profondo dei suoi abitanti. Quelle indagini viscerali porteranno alla verità grazie ad un lavoro di maieutica che lo stesso Eric compirà a sua insaputa su se stesso.  È facile affezionarsi al personaggio di Eric Darrieux, uno sbirro che ama il proprio lavoro, che mette anima e corpo nelle ricerche, che lavora nell’ombra in aiuto dei colleghi e con una storia affettiva complicata che lo vede diviso tra l’amore incondizionato per le proprie figlie e la moglie e quello carnale e forte verso la collega Catherine.
Un ispettore attaccato al collo della bottiglia che alterna a brevi attimi di coscienza e lucidità fasi in cui l’alcol lo porta tra le nebbie delle scoperte e i fumi indefiniti del passato.
Poi, una terza fuga. L’ipotesi di rapimento avanza rumorosa e pesante galoppando nella mente di Eric, mescolandosi alla paura e ai a vaghi tormenti. L’incertezza di una pista che risulta sempre troppo indefinita attraversa un thriller psicologico che mette in luce il rapporto tra aggressore e vittima. Prevale il gioco macabro e crudele di deresponsabilizzazione del primo che impedisce al secondo di sentirsi libero per sempre.

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Marin Ledun (Aubenas, 7 maggio del 1975) nel 1993 iniziano i suoi studi di Scienze Economiche a Grenoble conclusi con una tesi di dottorato in Scienze Umane e Sociali sul tema delle nuove tecnologie nella vita politica. Scopre la gioia della paternità e nel 2000 diventa ricercatore in un centro di Ricerca & Sviluppo a Grenoble. E’ autore di romanzi, articoli e saggi di ricerca, pittore e chitarrista.

L’orso che venne dalla montagna di William Kotzwinkle

“La fiaba più divertente di sempre.
Los Angeles Times

E’ così che viene descritto il nuovo e frizzante libro edito dalla Zero91, dall’autore di E.T. l’extraterrestre. Una fiaba per adulti unica e divertente, da leggere tutto d’un fiato.

uscita 28 aprile 2011
pag 272
prezzo € 17 .00
ISBN: 978-88-95381-23-7
editore Zero91


Arthur Bramhall è noto ai suoi colleghi per essere un mediocre professore universitario di letteratura inglese e uno scrittore senza talento. A dispetto di tutti, Bramhall si isola in una baita dimenticata tra i boschi dove riesce nell’impresa di scrivere un grande romanzo. Terminata la stesura del suo capolavoro, il professore sotterra il suo prezioso manoscritto e si reca in paese per festeggiare con una buona bottiglia di champagne.  Durante quella breve e fatale assenza, un orso – Hal Jam – scavando trova il romanzo e decide di raggiungere New York in cerca di fama e fortuna. In città, quell’orso singolare viene accolto come un autore di talento e invitato alle feste più esclusive, mentre la disperazione bestiale di Bramhall, crescendo, porta i suoi vecchi amici ad allontanarlo con giudizi severi.
Nel suo “Orso che venne dalla montagna”, William Kotzwinckle sfoggia un umorismo sfrenato e rende il suo irresistibile protagonista, un gigantesco orso bruno con l’innnocenza di Forrest Gump, il riflesso sincero di una società sostanzialmente incapace di riflettere sugli aspetti della vita moderna.

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William Kotzwinkle (Scranton, 1938) è un romanziere americano, scrittore per bambini e sceneggiatore. Nel 1977 è stato insignito del World Fantasy Award e del Nation Magazine Award.

E’ l’autore di E.T. l’extraterrestre.

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cliccate sulle immagini per avere le dimensioni reali di stampa

1. formato di stampa 5cm x 15cm

2. la stampa è meglio farla su carta fotografica, ma è possibile usare anche del semplice cartoncino bristol da 200/220 gr/m2. In caso utilizziate la carta fotografica 10×15 dovrete impostare l’immagine perchè venga adattata alla pagina, eliminando i possibili margini.

3. consiglio di usare il cartoncino/carta fotografica doppia perchè risulti più robusto, magari stampate il segnalibro doppio e incollate i due lati bianchi l’uno sull’altro, per avere la doppia faccia.

4. Per ultimo ma non meno importante…il nastro…usate quei nastrini da 4/5 mm in finto raso che trovate nei negozi di bricolage e hobbistica….. o più d’uno e inseritelo in un taglietto che dovrete fare a circa 5 mm dal bordo superiore…un taglietto di 5 mm di larghezza. Oppure incollatelo fra le due facce che avete precedentemente preparato.

…Ma potete anche non mettere alcun nastro e lasciarlo così com’è. ^_^