REVIEW | Ryan GRAUDIN: Wolf, La ragazza che sfidò il destino

wolf di RYAN GRAUDIN per DeAgostini
Rating: ★★★★½
Editore DeAgostini
ISBN 9788851136970
B01CSDJS36
Pagine 310
Prezzo € 14.90 harcover
€ 6.99 ebook
Uscita 12 aprile 2016
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Wolf: La ragazza che sfidò il destino
Ryan Graudin

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E’ il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio?

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Un incontro con il supersorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state strappate via. Ora la Resistenza le ha dato un’occasione unica: vincere la gara, avvicinare Hitler… e ucciderlo davanti a milioni di spettatori.
Una missione apparentemente impossibile che solo Yael può portare a termine. Perché, grazie ai crudeli esperimenti a cui è stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di chiunque voglia. Anche quelle di Adele Wolfe, la Vincitrice dell’anno precedente. Le cose però si complicano quando alla gara si uniscono Felix, il sospettoso gemello di Adele, e Luka, un avversario dal fascino irresistibile…

review (English review HERE)
Quando ho saputo di questo romanzo, letto la trama, ho immediatamente pensato che sarebbe potuto essere una catastrofe oppure un romanzo unico nel suo genere. Il periodo storico, la Seconda Guerra Mondiale, é uno di quelli che si fa sempre fatica ad affrontare a causa delle bassezze a cui l’animo umano é stato in grado di arrivare, sotto il Terzo Reich. Io in particolare, nonostante cerchi sempre di tenere a mente il dolore che è stato inflitto in quegli anni, perché é giusto ricordare e non dimenticare le atrocità commesse su così tante persone, tendo a non cercare di mia iniziativa libri, film o altro che lo abbiamo a soggetto. Le azioni commesse sono troppo terribili da immaginare, anche se sono avvenute nella realtà.
Questo romanzo, però, si è scostato quel tanto sufficiente, inserendo elementi fantastici e di avventura, da permettermi -pur rimanendo realistico- di seguire gli avvenimenti sotto una luce diversa, distaccata e decisamente coinvolgente. In primo luogo è una sorta di -prendetelo con le pinze ma dà in parte l’idea- romanzo distopico in quanto, pur basandosi su un mondo che è il nostro, a causa di un evento avvenuto diversamente dalla realtà, la storia come noi la conosciamo è cambiata. Tutto questo però non avviene in un ipotetico futuro come suole nei distopici, bensì sempre nel passato del 1944-56. L’autrice riesce ad instaurare un what-if da un lato che mi terrorizza al solo pensiero -la vittoria di Hitler e l’instaurazione delle sue ideologie nella maggior parte del mondo, Italia compresa, avvenuta grazie alla collaborazione con il Giappone (l’America si tiene ben distante, lungi dal prestare assistenza ai Paesi sottomessi, per paura che Hitler volga il suo sguardo sulla sua stessa conquista)- dall’altro perfettamente riuscito. Mantenendo il rispetto che questo periodo storico richiede, l’autrice riesce ad aggiungere un twist inaspettato che porta il lettore in un’avventura che potrei accomunare a quelle di Hidalgo (film con Viggo Mortensen se non vi suona nessun campanello), Balto (anche qui vedi film d’animazione), Alaska- sfida tra i ghiacci e via dicendo…storie di situazioni tra la vita e la morte, ricche di colpi di scena, lotte all’estremo, pericoli scampati per puro miracolo.

Il motore si accese con un rombo basso. Durante gli allenamenti, quel suono l’aveva sempre aiutata a concentrarsi, a mettere a fuoco la missione, la strada davanti a lei. Ma quel giorno, neanche il rumore della moto riusciva a tranquillizzarla. Tutti gli sguardi dello stadio erano puntati su di lei: una ragazza lucida di pioggia e avvolta in una tuta di pelle nera. Gli stivali sul pedale del cambio.Impaziente.Pronta.

In questo caso è il rombo delle motociclette a fare da sfondo ad una gara il cui finale può risultare, per la protagonista Yael, ancora più mortale della sfida stessa.
Yael. Come penso sia chiaro dal nome, Yael è ebrea. E’ lei il fulcro del romanzo, dalla sua infanzia -il libro infatti parte quando a sei anni Yael si trova, pigiata tra innumerevoli altri ebrei tra cui la madre, in un vagone ferroviario diretta in un campo di concentramento-…

Cinquemila anime erano stipate nei vagoni, pigiate come bestiame. Il treno cigolava e si piegava sotto il loro peso, sofferente per via dei numerosi viaggi. (Cinquemila volte cinquemila. Ancora e ancora. Così tanti, così tanti.)

…all’adolescenza -dove si trova ad essere parte essenziale della ribellione che tenta di liberarsi della minaccia di Hitler.

E’ nel campo di concentramento che la vita di Yael cambia inesorabilmente, facendola diventare quella che sarà l’arma segreta della ribellione. Perché lei non finisce come tutti gli altri ai lavori forzati, bensì viene selezionata per un esperimento scientifico che la cambierà in mille modi diversi. Quello che forse non tutti sanno è che infatti una delle più terribili atrocità avvenute durante quegli anni dipende da esperimenti eseguiti sugli ebrei, che vennero trattati come cavie da laboratorio.

Yael non seppe mai perché il dottor Geyer l’avesse scelta. Perché proprio lei – tra tutti i bambini scesi dal treno quella notte, aggrappati ai cappotti delle madri – fosse stata assegnata alla fila dei sopravvissuti. Ma non ci mise molto a scoprire per cosa era stata marchiata. Era l’Esperimento 85.

L’autrice, con Wolf, ipotizza proprio l’esito di un possibile esperimento. Un esperimento che muta Yael permettendole così di cambiare aspetto e assumere le identità di altre persone di sesso femminile. Diviene insomma una sorta di mutaforma del genere di Mistica degli X-Men. Grazie a questo riesce a fuggire dal campo e, poco dopo, a ritrovarsi tra le braccia della cellula madre della resistenza.
E’ anche , ovviamente, grazie a questa sua capacità che Yael diventa l’arma segreta, l’ultima speranza, del gruppo di rivoluzionari. Infatti, grazie alla vittoria inaspettata di una ragazza, Adele Wolfe, nell’edizione precedente del Tour dell’Asse, questa gara motociclistica a cui fino a quel momento avevano partecipato i migliori giovani maschi tedeschi e giapponesi (gara spinta dal Führer per mostrare la superiorità della razza ariana), Yael, sostituendola e vincendo la nuova edizione del Tour, può avere l’occasione di avvicinare il Führer e mettere fine alla sua dittatura.

Yael la studiava da quasi un anno. Respirava, dormiva, mangiava, viveva Adele… osservandola da lontano e da vicino… analizzandone l’andatura (come una marionetta mossa da fili di seta), il modo in cui arrotolava una ciocca di capelli sul dito quand’era nervosa… memorizzando ogni dettaglio apparentemente inutile del suo passato.

Ma l’impresa non è affatto semplice. Oltre agli altri partecipanti, tra cui il fratello gemello di Adele, che tenteranno di ostacolarla a tutti i costi, anche i ricordi, i dubbi e le aspettative si aggiungeranno a ciò che Yael dovrà affrontare per vincere la sfida più importane della sua vita.

Chi sei? (Dentro?)
La risposta a quella domanda era qualcosa per cui doveva lottare. Il suo riflesso non era affatto un riflesso: era uno specchio rotto. Doveva rimettere insieme i pezzi, sempre daccapo. Ricordo dopo ricordo. Perdita dopo perdita. Lupo dopo lupo.

wolf-by-wolf-graudin

REVIEW | Katie McGARRY: Ovunque con te (Thunder Road #1)

 MCGARRY Ovunque Con Te
Rating: ★★★½☆
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Editore Harper Collins Italia
ISBN 9788869050848
9788858947715
Pagine 480
Prezzo € 16.00 hardcover
€  6.99 ebook
Uscita 14 aprile 2016
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Ovunque con te
Katie McGarry

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Thunder Road series #1

Emily ha diciassette anni ed è felice della propria vita così com’è: genitori amorevoli, buoni amici e un’ottima scuola, in un quartiere tranquillo. Certo, non può negare di essere curiosa riguardo al suo padre biologico, quello che ha preferito unirsi a un club di motociclisti – il Regno del Terrore – piuttosto che essere genitore; questo non significa, però, che lei vorrebbe far parte di quel mondo…

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Quando però una timida visita si trasforma in una lunga vacanza estiva tra parenti che non sapeva di avere, una cosa le è chiara: niente è come sembra. Il club, suo padre, e nemmeno Oz, un ragazzo che ti ipnotizza con i suoi occhi blu e che può aiutarla a capire quella vita. Oz desidera una cosa sola: unirsi al Regno del Terrore. Loro sono quelli buoni. Proteggono la gente. Loro sono… una famiglia. Mentre Emily è in città, Oz glielo dimostrerà. Così, quando il padre di lei gli chiede di tenerla al sicuro da una banda rivale con un conto da regolare, per Oz è un sogno che diventa realtà. quello che non sa è che Emily potrebbe infrangerlo, quel sogno.

review
Premessa: Sarà che ero in astinenza da libri da un mesetto (odio questi ultimi esami!), sarà che Katie McGarry sa creare personaggi sempre coinvolgenti…insomma, qualunque ne sia il motivo Ovunque con te (Nowhere but here) è stata una lettura carinissima. Mi ci voleva proprio, mi sento rigenerata! Forse questi bikers sono riusciti a trasmettermi un po’ della loro energia, tra un rombare di moto e una corsa liberatoria immersi nelle foreste del Kentucky. 😉
Non nascondo che forse avrei preferito una storia rivolta ad un pubblico più adulto, parlando di MC -Motorcycle Club-, ma alla fine questo YA ha saputo tenere testa, anche se in maniera più “conservativa” e “pudica”, ai romanzi per adulti del segmento.

La storia: Emily ha una vita all’apparenza piuttosto normale. E’ una ragazza comune, che vive con genitori (madre biologica e padre adottivo) che non le fanno mancare nulla. E’ in procinto di finire il college ed ha intenzione di rimanere in Florida, dove vive con i suoi, anche quando andrà all’università…a differenza di molti suoi coetanei, che invece cercano università a stati di distanza dai genitori. In questo senso si può dire che non abbia un carattere molto coraggioso, preferisce la sicurezza e ordinarietà di tutti i giorni alle avventure e novità che immancabilmente un nuovo ambiente creerebbe. L’unica nota dolente della sua vita è Eli, il padre biologico che le tocca sopportare per alcune settimane ogni anno, quando la raggiunge in Florida per passare un po’ di tempo con lei. Un padre che fisicamente è all’opposto di quello che Emily ritiene normale. Con tatuaggi, piercing e vestiti in pelle. Un biker che l’ha abbandonata nei primi anni della sua vita e che, da otto anni a questa parte, crede di potervi tornare e ricominciare come se nulla fosse. Come se non avesse ceduto interamente i suoi diritti di padre a quello che lei considera davvero suo papà. Come se non si fosse liberato di lei preferendo invece vivere con quel gruppo di motociclisti violenti e nullafacenti che chiama famiglia.sons-of-anarchy
La svolta, con cui parte il romanzo, avviene quando i genitori di Emily ricevono una email da Eli che comunica la morte della madre Olivia, nonna di Emily. Nonostante l’agitazione della madre all’idea di tornare nei luoghi da cui era fuggita con lei anni prima (e quando dico fuggita intendo proprio fuggita fuggita), la famiglia non può fare altro che salire su di un aereo per raggiungere Eli e supportarlo nel lutto. Emily non riesce a capire proprio il perchè. Non è che a loro interessi veramente di Olivia e, se fosse per lei, anche di Eli. Quello che Emily non sa però è che invece a sua madre interessa e vuole tornare, anche se è terrorizzata dal farlo. L’arrivo di Emily fa però partire una catena di eventi che coinvolgerà non solo lei ed Eli, ma anche Oz il ragazzo che considera Olivia come una madre e a cui viene dato l’incarico di proteggere Emily. Un ragazzo che la disprezza per il dolore che ritiene lei abbia causato alle persone a cui lui più vuole bene. Un ragazzo intenzionato a tutti i costi ad entrare in questo gruppo ristretto di uomini che vivono la propria vita seguendo regole tutte loro.
sons-of-anarchy2Le scintille fra i due sono veloci a scattare, visti gli insulti che volano al loro primo incontro. La forzata vicinanza costringerà però i due a rivedere le rispettive convinzioni. Quello che Emily deve imparare sulla famiglia che non sapeva di avere sarà Oz a mostrarglielo… e mentre il mistero che avvolge il passato di Emily, al centro dell’intera storia, costringerà i due ragazzi ad uno scontro fra due mondi all’opposto i due  scopriranno che non tutto è come sembra.

Conclusione: Come mia consuetudine, ho cercato di spoilerare il meno possibile la storia ma comunque spero di aver fatto nascere il vostro interesse in un romanzo che, benchè non della profondità di argomenti di Oltre i limiti, si è rivelata una lettura interessante, dolce e comunque importante dal punto di vista dei legami familiari, che qui brillano in primo piano. L’autrice è riuscita a mantenere un velo di mistero sul passato di Emily per buona parte del romanzo, cosa che spinge il lettore a restare incollato alle pagine, pieno di curiosità. Oz ed Emily sono una coppia che cresce durante il romanzo, come è necessario in un romanzo young adult. Devono affrontare difficoltà sia fra di loro, venendo da ambienti agli opposti, sia con la famiglia allargata di cui fanno parte. La loro storia vi farà sicuramente battere il cuore, sentire vicini nelle loro difficoltà e sospirare al perfetto happy ending.

“C’è un motivo per cui non si dovrebbe parlare alle quattro del mattino. La stanchezza cancella la capacità di mentire- Demolisce la capacità di aggirare la verità. Le emozioni sono troppo vivide e reali. Intensficate fino al punto di esplodere.”

“Oz mi morde il labbro inferiore e io sono sopraffatta dalla sensazione che si diffonde in tutto il mio corpo, in ogni terminazione nervosa che possiedo. La sua mano, che adesso si è spostata più in basso, si stringe sul mio fianco. Le sue labbra si fermano sulle mie. Mi sta aspettando. Io lo desidero. No, lo agogno.Gli sfioro la bocca con la mia e il movimento è così lieve che lui potrebbe anche non accorgersene. Delicatissimo perché temo che se esagero esploderemmo entrambi. […] Ho sognato tutto questo. Ogni notte. Mi sono svegliata ogni mattina trovando Oz seduto a tavola di fronte a me, con l’aria di avere tutto sotto controllo. Ma mentre mi stringe a sé, il suo corpo mi dice che gli manca qualche secondo per andare in mille pezzi. E così io.”

“Entrambi siete cresciuti sentendovi come se non foste propriamente amati da coloro che invece avrebbero dovuto amarvi di più. Le persone commettono errori. Fanno scelte sbagliate nei momenti peggiori. Ma sempre, in ogni momento, siete stati amati. Sappiate questo. Tenetelo caro. Amatevi l’un l’altro e abbiate il coraggio di vivere la vostra vita e amare sempre più. Non lasciate che la paura vi intrappoli.”

REVIEW | M.R. CAREY: The Girl with All the Gifts

La ragazza che sapeva troppo M.R. Carey
Rating: ★★★☆☆
Editore Newton Compton
ISBN 9788854177819
B00VB3YZDS
Pagine 384
Prezzo 9.90 8.40 hardcover
4.99 0.99 ebook
Uscita 27 marzo 2015
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La ragazza che sapeva troppo
M.R. Carey

Melanie, dieci anni e un quoziente intellettivo altissimo, ogni mattina aspetta paziente nella stanza dove vive chiusa a chiave che la vengano a prendere per portarla a fare lezione. Ma non è una gita di piacere, gli incaricati la legano a una sedia a rotelle mentre il sergente Parks la tiene di mira con una pistola carica.  Per leggere altro della trama.

review

La ragazza che sapeva troppo è un romanzo difficile sotto molti aspetti. Non perche sia scritto male, questo no, ma perchè è difficile da leggere, da accettare, da portare a termine. E’ una lotta per il lettore tanto quanto per i personaggi. Mi sento in conflitto pensandoci e dovendone parlare. Mi è piaciuto? Si e no. È quel classico romanzo che ha tanti aspetti positivi: le relazioni tra personaggi, l’idea di base, i personaggi stessi, la tensione, l’orrore. Ma ha anche cose che a me sarebbe piaciuto venissero gestite diversamente, tra tutte l’estrema lentezza di buona parte della storia. Lo consiglierei? Non lo so davvero. Dipende molto se amate romanzi sugli zombie, ma che non sono d’azione tipo Resident Evil. Se vi piacciono le quest alla cui fine c’è una soluzione parziale. Se amate i finali agrodolci. Se volete un’interpretazione originale, basata su motivazioni scientifiche e decisamente possibiliste (si dice?) di come si è arrivati ad un mondo post-apocalittico dove la razza umana è stata praticamente decimata ed è alle soglie dell’estinzione, ma in cui uno spiraglio di speranza rimane sempre (anche se diverso da quello che si potrebbe pensare). Se volete scene raccapriccianti più per l’etica dietro cui si muovono le scelte dei personaggi che non tanto per loro stesse (anche se pure in quel caso…vabbè). La ragazza che sapeva troppo fa sentire molto al lettore… sfortunatamente anche la noia di trascinare i personaggi in un viaggio attraverso un mondo che ormai è desolato e desolante. In cui gli unici incontri sono con zombie senza coscienza che, una volta che ti hanno puntato, non ti lasciano più andare finchè l’uno dei due non soccombe oltre ai pochi animaletti che ancora resistono ma a cui l’autore immancabilmente fa fare una brutta fine. Ok, una cosa mi è venuta in mente giusto ora, scrivendo degli animali. Loro non sono infettati dal virus come gli umani. Forse perché vengono mangiati interamente? Forse per altri motivi. Comunque sia, non ci sono animali zombie e sinceramente la cosa è un po’ strana visto come lavora il virus. Il lettore vive le vicissitudini assieme a personaggi a malapena sopportabili, tra fatiche e sconfitte continue. Come dicevo è un romanzo duro e difficile. Che non lascia scampo e, usando un termine inglese, non “inzucchera” (sugarcoat) nulla. Anzi è nudo, crudo e crudele come la natura umana e Madre Natura stessa.

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Orbit | 9780356500157
£ 8.99 | Amazon

THE GIRL WITH ALL THE GIFTS
M.R. Carey

Melanie is a very special girl. Dr Caldwell calls her “our little genius.”
Every morning, Melanie waits in her cell to be collected for class. When they come for her, Sergeant Parks keeps his gun pointing at her while two of his people strap her into the wheelchair. Read more about the plot.

review
The Girl With All the Gifts is a difficult novel for many aspetcs. Not because it is poorly written, no, but because it is difficult to read, to accept, to finish. It is a constant struggle for the reader as much as for the characters. I feel conflicted thinking of it and having to speak about it. Did I like it? Yes and no. It is the classic novel that has many positive aspects: the relationship between the MC, the basic idea, the characters themselves, the tension, the horror. But it has things that I would have liked handled differently, firts of all the extreme slowness of the majority of the story. Would I recommend it? I do not know really. It depends if you love zombie novels that are not action packed like Resident Evil. If you like a partial solution at the end and a bittersweet ending. If you want an original zombie book where the author has based the reasons of how we arrived at a post-apocalyptic world, with the human race virtually decimated and on the threshold of extinction, on scientific and realistic events. In which one glimmer of hope remains, although different from what you might think. If you want gruesome scenes more because of the ethics behind the characters’s choices and not truly for themselves (although even in that case… well), this is for you. The Girl With All the Gifts makes the reader feel many feelings… unfortunately even the boredom of dragging the characters on a journey through a world that is desolate and bleak. Where the only encounters are with zombies that have only one thing in their mind… to eat you and satisfy the urge of the virus that inhabits them. There are few animals in this world but the author invariably makes them die. Just now it came to my mind that this is a bit strange. The animal were not infected. Why not? In the way the virus worked probably they should have been. Anyway. The reader has to live with characters that are barely bearable, between hardships and continuous defeats. As I said before this is an hard and difficult novel. It leaves no way out and it never sugarcoat things. It is tough, raw and cruel as the human nature and Mother Nature as well.

REVIEW | Jennifer Foehner WELLS: Fluency (Confluence #1)

Fulency by Jennifer Foehner Wells is an interesting sci-fi that tells a very realistic scenario
of what could happen if a ship was discovered around Earth space…

Fluency (Confluence #1) by Jennifer Foehner Wells
Rating: ★★★½☆
READ an EXCERPT HERE
Editore Blue Bedlam Books
ISBN 9780990479819
B00L3U9OCG
Pagine 376
Prezzo € 12.48 paperback
€ 4.49 kindle
Uscita 25th june 2014
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Fluency
Jennifer Foehner Wells

Confluence #1

NASA discovered the alien ship lurking in the asteroid belt in the 1960s. They kept the Target under intense surveillance for decades, letting the public believe they were exploring the solar system, while they worked feverishly to refine the technology needed to reach it.
The ship itself remained silent, drifting.
Dr. Jane Holloway is content documenting nearly-extinct languages and had never contemplated becoming an astronaut. But when NASA recruits her to join a team of military scientists for an expedition to the Target, it’s an adventure she can’t refuse.
The ship isn’t vacant, as they presumed.
A disembodied voice rumbles inside Jane’s head, “You are home.”
Jane fights the growing doubts of her colleagues as she attempts to decipher what the alien wants from her. As the derelict ship devolves into chaos and the crew gets cut off from their escape route, Jane must decide if she can trust the alien’s help to survive.

review

An interesting sci-fi that tells a very realistic scenario of what could happen if a ship was discovered around Earth space. In this book the author has recreated the mood of many sci-fi movies, fortunately without using the panic card where humans go on a rampage of fear. Instead she went with the adventurous feel of an exploratory group of people in a first contact mission. Yeah, obviously the government as its own ideas considering that they are sending a goup of people on an unknown “dead” alien ship…they are not prepared for what can happen once on board, even if the majority is military trained. They can only think about different possibilities and make plans accordingly… translated? a plan B is always a good idea. Still, as you can imagine, it doesn’t take much for things to get complicated.
The MCs are the truly interesting and original part of the book. Dr. Jane Holloway is a linguist who can learn quickly new languages and because of that is asked to join the expedition. The author doesn’t really explain how Jane’s abilieties came to be but it’s also true that in the world there are many things that can’t be explained (I don’t know if I like this but it’s a fact). I liked quite a lot the mental relationship between her and the alien creature. It’s a link that grows slowly but steadily during the book and makes possible for the reader to know Jane’s mind (and not only her actions) and the alien as well. However I have to say my favourite part was at the end, where the true adventure is starting. Infact, the rest of the story was a bit too slow…things seemed to go nowhere for a while. Now we have to wait for the next book in the series to discover if the promise of a great adventure in the space will come to fruition.