KARINA HALLE: Donners of the Dead

Settimana scorsa m’è venuta voglia di leggere qualcosa di diverso. Un romanzo che avesse una componente horror e di tensione, mista magari anche a un pò di romance.
Questo romanzo è uno di quelli che ho scovato.
Era interessante anche per l’ambientazione, il West dei pionieri nel 1851, e per la protagonista femminile, una giovane ragazza mezza indiana.
L’esperimento non è stato un completo successo, come potete vedere dal mio rating, perchè anche se la storia è originale e ha ottimi spunti, non è stata trattata fino alle sue piene possibilità. E’ un pò superficiale, insomma, e non mi ha spaventato nè ha creato una tensione particolarmente forte nelle scene horror. Risulta quasi più importante la storia d’amore, che si sviluppa sempre e comunque troppo velocemente, rispetto alla parte horror.
Resta un romanzo breve diverso e che può intrattenere per qualche ora, ma niente di più.

“Non sembra stupido parlare di una cosa del genere mentre siamo qua fuori, in mezzo a lupi e mostri nascosti tra gli alberi?”
“No, Eve”, disse. “Non è stupido. Siamo ancora umani anche in fronte a delle bestie, anche con la nostra vita in pericolo. Quando sei vicino alla morte, l’amore a volte è l’unica cosa che ha senso nella vita.

Donners of the Dead Karina Halle
Rating: ★★½☆☆
Editore Metal Blonde Books
ISBN 9781494954666 paperback
Pagine 200
Prezzo $ 10.99 paperback
$ 3.70 ebook
Uscita 22 febbraio 2014
Acquista Amazon.com | Amazon.it
inMondadori
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Donners of the Dead
Karina Halle

Jake McGraw was unlike anyone I’d ever known. He was brash, rude, unapologetic and arrogant; chauvinistic, close-minded, and terribly stubborn. He was built like a tree, tall with a hard chest and wide shoulders and hands that looked like they could wrestle a bear. He was a cigar-chomping, scruffy-faced, beast of a man. I was pretty sure I hated him. And I know he hated me. But among the flesh-eating monsters in these snow-capped mountains, he was the only thing keeping me alive.

The year is 1851 and pioneers in search of California gold are still afraid to travel on the same route as the tragic Donner party did years before. When the last wagon train to go into the Sierra Nevada mountains fails to arrive at their destination, Eve Smith, an 18-year old half-native girl with immense tracking skills is brought along with the search party, headed by an enigmatic former Texas Ranger, Jake McGraw.
What they find deep in the dangerous snow-covered terrain is a terrifying consequence of cannibalism, giving new meaning to the term “monster.” While the search party is slowly picked off, one by one, Eve must learn to trust Jake, who harbors more than a few secrets of his own, in order to survive and prevent the monstrosities from reaching civilization.

***A note from the author about this book: Donners of the Dead is a historical horror romance set in the Old West of 1851 – couples were often thrust into marriage together with short courtships, racism was widespread and not overly frowned upon, and women had little to no rights. What wouldn’t fly in today’s day and age was unfortunately the norm back then – it is worth keeping that in mind when reading this book. There are themes of racism and prejudice that might upset sensitive readers.There is also sex, adult themes, and gore, because, you know, zombies.

Jake McGraw era diverso da chiunque avessi mai conosciuto. Era sfacciato, maleducato, antipatico e arrogante; sciovinista, di idee ristrette e terribilmente testardo. Aveva la stazza di un albero: alto e dal petto duro e ampio, spalle larghe e mani che sembrava potessero lottare con un orso. Masticava sigari, aveva un viso trasandato…una bestia di uomo. Ero abbastanza sicura di odiarlo. E so che lui odiava me. Ma tra i mostri mangia-carne, in queste montagne innevate, era l’unica cosa a tenermi in vito.

L’anno è il 1851 e pionieri alla ricerca dell’oro della California sono ancora terririzzati al pensiero di viaggiare sulla stessa rotta seguita dalla carovana Donner, tragicamente scomparsa alcuni anni prima. Quando l’ultimo carro diretto alle montagne della Sierra Nevada non arrivara a destinazione, Eve Smith, una ragazza di 18 anni dalle origini mezze indiane e dalle particolari capacità di guida, viene ingaggiata dal gruppo di ricerca inviato in soccorso, tra cui si trova un enigmatico ex Texas Ranger, Jake McGraw.
Quello che troveranno nelle profondità delle foreste coperte di neve è la terribile conseguenza di atti di cannibalismo, che danno un nuovo significato al termine “mostro”. Mentre i componenti del gruppo di ricerca vengono lentamente eliminati, uno per uno, Eve deve imparare a fidarsi di Jake, anche se le stà nascondendo qualcosa di importante, se intende sopravvivere e impedire che queste mostruosità raggiungano la civiltà.

***Una nota da parte dell’autore di questo libro: Donners of the Dead è un romanzo storico horror (romantico) ambientato nel vecchio West del 1851 – le coppie erano spesso spinte in matrimoni dopo brevi (se non nulli) corteggiamenti, il razzismo era diffuso e le donne avevano pochi se non nessun diritto. Quello che oggi non sarebbe accettato era purtroppo la norma allora – vale la pena tenere a mente tutto questo durante la lettura del libro. C’è quindi il tema del razzismo e del pregiudizio che potrebbe sconvolgere alcuni lettori sensibili. C’è anche sesso, temi adulti e spargimento di sangue, perché, si sa… gli zombie.

R: La Rosa Bianca di Stefania Auci

Una firma italiana dall’indiscutibile talento.

La rosa bianca di Stefania AuciLa Rosa Bianca
Stefania Auci

www.stefaniaauci.com

Editore Harlequin
Pagine 315
Uscita 01 dicembre 2012
Prezzo € 6.00 brossura su HM
€ 5.99 ebook su HM
Voto  (bello)

 

Francia/Scozia, 1745
Indipendente e misteriosa, Annette Pontmercy è l’amante di un capitano francese al seguito di Carlo Stuart, e per questo, quando Cameron Grant, ribelle giacobita e abile seduttore, cerca di conquistarla, lei lo tiene a distanza con ironia e intelligenza. Presto, tuttavia, Cam comprende che lei è ben altro che l’affascinante compagna di un ufficiale, e che nasconde un oceano di segreti. Ma solo alla vigilia della battaglia di Culloden Annette rivelerà infine il suo vero volto, e allora Cameron dovrà prendere una decisione che lo cambierà per sempre.


La Rosa Bianca è il secondo titolo pubblicato da Stefania per Harlequin, dopo poco più di un anno dall’uscita del precedente. E’ anche il seguito di questo primo romanzo, Fiore di Scozia, di cui trovate la mia review qui e di cui, se siete interessati, potete acquistare l’ebook sullo store Harlequin qui.

La Rosa Bianca, a mio parere, riconferma è anzi rinsalda le qualità e capacità dimostrate dalla Auci già nel primo romanzo e fa un deciso passo avanti.
La storia, di genere romantico storico, viene raccontata con accuratezza storica e culturale impeccabile, immergendo i personaggi nel background di quegli anni turbolenti durante i quali la rivolta giacobita, cappeggiata da Bonnie Prince Charlie (ovvero il Principe carlo Eduardo Stuart), ha stravolto i ritmi di una Scozia decisa a ritrovare la propria identità e di un’Inghilterra decisa a mantenere il suo potere e controllo. Il lettore viene quindi trasportato con fedeltà nelle vite dei due protagonisti: Cameron, ribelle giacobita (amico di quell’Alexander conosciuto in Fiore di Scozia e componente del gruppo dei Fedelissimi), dal carattere scanzonato e avventuroso, e di Annette inviata francese al seguito della corte scozzese, astuta e bellissima. Benché analiticamente debba ammettere che forse ho trovato il romanzo un pò poco romance e decisamente più storico, non posso invece mancare di dire che la fluidità e bravura dell’autrice mi hanno comunque tenuta incollata alle pagine, fino al lieto fine, permettendomi di affezzionarmi a questi due personaggi e riconfermando i vecchi conosciuti nel precedente romanzo. Cameron ed Annette sono figure dal carattere ben delineato e forte, le difficoltà storiche e culturali in cui si sono ritrovati a vivere la loro storia d’amore non li ha scoraggiati e separati, come all’inizio sembra accadere, ma li ha invece lentamente avvicinati sempre più, man mano che la storia si svolgeva sotto i miei occhi. Non sono per di più mancate alcune parti dal leggero tono umoristico che hanno dato quel tocco in più ad un romanzo veramente ben scritto ad altre ricche di azione, battaglie e fughe.
Insomma un romanzo completo, gestito in maniera perfetta sia in termini di dialoghi e personaggi, che di accuratezza storica e culturale.
Per me un altro voto positivo a quest’autrice italiana dall’indubbio talento.

R: Eterna di Victoria Alvárez

Paranormal anglosassone per un’autrice latina.

Eterna
Victoria Alvárez

Editore Fanucci
Pagine 512 |
Prezzo € 16.90 rilegato
ISBN 9788834720424
Voto

Una serie di omicidi irrisolti. Un dono in grado di sconvolgere gli equilibri dell’aristocrazia londinese. Sei gocce di un liquido rosso come il sangue, eterno come il bacio del vero amore.
Londra, 1888.
Annabel Lovelace è cresciuta nel cimitero di Highgate, e non conosce nulla al di fuori delle sue alte mura. Abbandonata a soli quattro anni dalla madre, ha come unico affetto la cara zia Heather. Senza di lei non potrebbe affrontare il terribile zio Tom, custode del cimitero. A sei anni, dopo aver sofferto di cuore sin dal primo anno di vita, il medico di famiglia le prescrive una medicina che dovrà accompagnarla per sempre… Sei gocce di digitale purpurea per mantenerla in vita, sei gocce rosse come il sangue che la strapperanno alla morte. Insieme alle preziose gocce, arriverà per Annabel una sorpresa sconvolgente, che marcherà la sua esistenza fino alla fine dei suoi giorni. È in grado di comunicare con l’aldilà, di dare voce a coloro che l’hanno persa per sempre. Dieci anni dopo, Annabel è divenuta la medium più affermata del Paese, attirando l’interesse e le invidie dell’aristocrazia londinese. Se da un lato i suoi poteri verranno utilizzati da Scotland Yard per risolvere i casi più intricati, dall’altro la porteranno ad avvicinarsi a una presenza oscura e intrigante, alla quale non potrà fare a meno di legarsi…
E per rimanergli accanto, sfiderà il tempo e lo spazio, fino a varcare la soglia stessa della vita. Un romanzo che parla di amore eterno e di intrighi, con una dose di suspense che avvolge il lettore in una spirale travolgente. Pagina dopo pagina l’autrice ci immerge in un’atmosfera ricca di rimandi alla Londra dell’800, dal sapore dickensiano, con una maestria propria dei grandi del genere.


Eterna (Hojas de dedalera) è l’esordio dell’autrice spagnola Victoria Alvárez nel mondo della letteratura e nello specifico nel genere paranormal romance (in questo caso con tinte storiche).
La storia raccontata è quella di Annabel, figlia di una prostituta di Whitechapel negli anni del terrore di Jack Lo Squartatore.
Bambina malaticcia dai forti poteri medianici viene affidata dalla madre,  all’età di quattro anni, alle carenti cure dello zio beone, custode del cimitero di Highgate. Per fortuna l’amorevole zia non le fa mancare affetto e, per quanto possibile, istruzione; trattandola come un figlia.

Annabel è unica. Fin dalla nascita soffre di una aritmia cardiaca che le impedisce una vita normale (come se vivere in un cimitero gotico per eccellenza di Londra non fosse sufficiente) e quello che si sente dire da sempre è che sicuramente non raggiungerà l’età adulta (motivo per cui lo zio non si disturba nemmeno ad acquistarle un lettino che si possa chiamare tale e invece la fa vivere e dormire in un piccola bara).

Ma questa sua peculiarità, la linea sottile che la separa dal mondo dei morti, presto le permette di creare un legame con le anime intrappolate nel limbo, luogo di passaggio in cui i fantasmi attendono la chiamata di quelle persone che, come Annabel, possono creare un ponte fra la vita e la morte e fare da tramite per risolvere ciò che di incompiuto li tiene ancorati alla terra.
Raccontata nel romanzo dall’infanzia fino alla prima età adulta, Annabel è un personaggio originale e peculiare. I suoi problemi fisici non le permettono di comportarsi come una comune bambina e dal momento in cui gli zii, pur non capendo bene la situazione, si scontrano con il velo nascosto con cui Annie è in contatto costantemente le cose cambiano velocemente. Il tentativo dello zio di sfruttarne le capacità porterà ad uno scontro violento a seguito del quale Annabel e la zia saranno costrette a fuggire, aiutate da un bellissimo uomo dai capelli neri e gli occhi blu su cui Annabel continuerà a sognare e sospirare negli anni seguenti.

Sono passati gli anni e Annabel è divenuta una medium affermata, ha un suo appartamento con studio privato in cui continua a svolgere la professione. La nobiltà si rivolge a lei per parlare con i propri cari perduti e per effettuare quelle sedute divenute tanto di moda nei salotti del ton. Ma Annabel non sa di essere osservata su più fronti: Scotland Yard intende sfruttare le sue capacità per risolvere i delitti di Jack Lo Squartatore. E la Società per le indagini psichiche la bracca da vicino in attesa di un passo falso che li autorizzi a rinchiuderla in un manicomio da cui non potrà più uscire.

I fantasmi sono irrequieti, delitti da lungo tempo irrisolti reclamano la sua attenzione. Misteri che fin da piccola la ossessionano torneranno rinnovati per scontrarsi con la dura realtà di un cuore sempre più malato.

R: Vittime del peccato di Brenda Joyce – Deadly/Francesca Cahill #7

Vittime del peccato (Deadly Illusions)
Brenda Joyce

Deadly/Francesca Cahill #7

Editore Harlequin Mondadori
Pagine 420 |
Prezzo € 9.90 hardcover
€ 6.99 ebook
Uscita 30 ottobre 2012
ISBN 9788861833364
Voto

Nei bassifondi di New York, tra segreti inconfessabili e passioni proibite, si cela un killer spietato. E solo lei può trovarlo.
New York, 1902. Francesca Cahill ai tè con le dame dell’alta società newyorkese preferisce combattere il crimine. Il suo talento di investigatrice privata la porta a indagare su alcune cruente aggressioni, avvenute nei bassifondi della metropoli a danno di giovani donne. Le prime due vittime sono sopravvissute, mentre per la terza si tratta di omicidio. Sembra proprio che per le strade di New York si aggiri un serial killer e Francesca non si darà per vinta finché non lo avrà fermato. Sembra che l’unica pista da seguire non porti a niente. Che cosa hanno in comune le vittime, oltre a essere giovani e irlandesi? Il tempo stringe, la paura ormai dilaga per le strade del quartiere. C’è un pazzo da catturare.


Un romanzo degno di nota!
Deadly Illusions è un romanzo ricco di mistero, essendo incentrato al 90% sull’investigazione (investigazione che l’autrice riesce a condurre dalla prima pagina fino all’ultima con maestria) e con una parte romance altrettanto interessante anche se meno ampia (ma sicuramente molto intensa).

Come sapete se avete letto la quarta di copertina la protagonista è Francesca Cahill, signorina della società bene di New York agli inizi del ‘900…quegli anni in cui il movimento per l’emancipazione femminile era in pieno svolgimento e in cui, quindi, Francesca è ritenuta un originale per aver trovato nell’investigazione lo scopo e la passione della sua vita.
Francesca è sagace, intelligente, audace, perfino spericolata quando è concentrata su ciò che l’appassiona. E da un anno a questa parte (periodo in cui è iniziata la serie) ha scoperto che ciò che ama e l’attira più di ogni altra cosa e risolvere un caso complicato.

Questa volta si tratta di un assassino.
Qualcuno stà assalendo giovani donne della classe operaia di origini Irlandesi. Donne che vivono sole, senza la protezione di una famiglia e che apparentemente non hanno nulla in comune fra loro se non la provenienza.
Coadiuvata dal Commissario Braggs, suo ex-amato, Francesca è in corsa contro il tempo; ha solo una settimana per scoprire chi si cela dietro al Coltello (nome che la stampa ha affibbiato all’assassino) perchè l’ultima vittima non è stata fortunata quanto le due precedenti, che hanno subito “solo” un’orrenda ferita alla gola.

Francesca si sentirà presa fra vari fuochi, poi, quando la propria vita personale tra famiglia, fidanzato ed ex amanti (di quest’ultimo) si metteranno sulla sua strada distogliendone l’attenzione e creando nuovi problemi.

La Joyce è un autrice di tutto rispetto e in questo romanzo tutta la sua bravura si sente e viene riconfermata.
Nonostante la mia perplessità verso la decisione di iniziare a pubblicare una serie dal suo settimo romanzo, non posso che comprenderne alla fine la scelta da parte di Harlequin.
Il romanzo riprende tutto ciò che è successo nei precedenti libri della serie, chiarendo man mano al lettore tutto cìò che ha bisogno di sapere delle relazioni sotterranee e superficiali esistenti tra i personaggi, senza per questo far perdere nulla dal lato emozionale e anzi creando una bella tensione di fondo. Ma sopratutto è un romanzo di svolta nella vita privata di Francesca e permette quindi al lettore di entrare direttamente nel clou degli avvenimenti.

Sono sicura vi innamorerete di Calder Hart, fidanzato di Francesca, uomo complesso e imprevedibile quanto lei e del Commissario Braggs con i suoi molti problemi familiari.
Nonchè degli altri personaggi che ruotano attorno a Fran.

Attendo con interesse il prossimo romanzo che la vedrà nuovemente all’opera. 😉