Rainshadow Road di Lisa Kleypas – Friday Harbor 2

Finito proprio l’altro giorno, vi presento l’ultimo romanzo di Lisa Kleypas apprezzatissima e prolifica autrice di historical romance e romance contemporanei. Conosciuta e amata tanto in America quanto qui da noi, è una di quelle autrici che anche al minimo delle sue possibilità sa creare storie sempre e comunque apprezzabili. Quello di cui vado a parlare è il secondo volume di una serie che per ora ha in programma quattro libri, che seguono almeno nei primi tre le storie di tre fratelli…i Nolan.
In Roadshadow Road troviamo Sam Nolan. Fratello mediano, viticoltore agli esordi, alle prese con una villa vittoriana in rovina che però con l’aiuto dei fratelli stà torndo agli antichi splendori.
Mentre dall’altro lato Lucy Marinn. Artista del vetro con capacità molto particolari…direi magiche, viene tradita dal fidanzato e dalla sorella ritrovandosi da un giorno all’altro senza casa e con una nuova relazione andata a rotoli.
Quello che a suo tempo mi ha attirato del plot -escludendo che un romance in fin dei conti è quello che è…un romanzo d’amore e di questo parla, stà poi nell’autore creare le condizini per renderlo originale e unico- è stata non solo l’ambientazione meravigliosa (di cui su goodreads si vedono alcune foto), ma sopratutto i lavori dei due personaggi principali. Un viticolotore…lavoro che è affascinante di per sè  ma se poi pensate a romanzi e film come Il profumo del mosto selvatico fa da subito immaginare profumi e colori unici. E quello che più mi ha incuriosito,  il lavoro di Lucy. La glass artist. Bellissimo ed evocativo.
E Lisa Kleypas torna a fare una delle sue magie di carta. Attraverso gli occhi di Lucy mostra la magia del vetro e tramite le dita di Sam quella della terra e della natura.
Insomma, una romanzo che pur se “banale” nell’intreccio di base ha in sè doni unici da leggere e immaginare.
Non posso ora però evitare di mettere in wishlist anche il primo con Max e Maggie…Christmas Eve at Friday Harbor.

Rainshadow Road
Lisa Kleypas

Friday Harbor #2 | www.lisakleypas.com

St. Martin’s Press
February 2012
Paperback
ISBN: 9780312605889
336 pages
$14.99

Voto  (bello)

Lucy Marinn is a glass artist living in mystical, beautiful, Friday Harbor, Washington. She is stunned and blindsided by the most bitter kind of betrayal: her fiancé Kevin has left her. His new lover is Lucy’s own sister. Lucy’s bitterness over being dumped is multiplied by the fact that she has constantly made the wrong choices in her romantic life. Facing the severe disapproval of Lucy’s parents, Kevin asks his friend Sam Nolan, a local vineyard owner on San Juan Island, to “romance” Lucy and hopefully loosen her up and get her over her anger. Complications ensue when Sam and Lucy begin to fall in love, Kevin has second thoughts, and Lucy discovers that the new relationship in her life began under false pretenses. Questions about love, loyalty, old patterns, mistakes, and new beginnings are explored as Lucy learns that some things in life—even after being broken—can be made into something new and beautiful.

Lucy Marinn è un’artista del vetro che vive nella mistica e bellissima Friday Harbor, Washington.
Stordita e accecata dal più amaro dei tradimenti: il fidanzato Kevin l’ha lasciata. E la sua nuovo compagna è la sorella di Lucy. L’amarezza di Lucy per essere stata scaricata viene moltiplicata dal fatto di aver sempre fatto le scelte sbagliate nella propria vita romantica. Di fronte alla severa disapprovazione dei genitori di Lucy, Kevin chiede all’amico Sam Nolan, proprietario di un vigneto locale sull’isola di San Juan, di “sedurre” Lucy e, auspicabilmente, scioglierne la rabbia e farle superare il dolore. Ne derivano complicazioni quando Lucy inizia ad innamorarsi di Sam che però ha regole precise sul non impegnarsi in una relazione stabile. Domande su amore, lealtà, vecchi schemi che ritornano, errori e nuovi inizi vengono esplorate mentre Lucy scopre che alcune cose nella vita, anche dopo essere state rotte, possono essere trasformate in qualcosa di nuovo e bello.

R: Thunder + Lightning di Anna Giraldo

Thunder+Lightning
di Anna Giraldo

saga del Giaguaro #2

Editore Casini Editore
Pagine 480 circa
Prezzo € 16.90
ISBN
9788879052108
Voto

L’amore è un sentimento vigliacco. Non si basta mai. Non puoi fermarti a un solo essere umano, se hai cominciato ad amare. Devi allargare il cerchio e comprendere gli altri perché il tuo amore vuol crescere e prosperare. Ma se una parte della cosa sola che siete tu e il tuo amato crede di non meritare tanto? Se l’amore è cresciuto più velocemente di quanto non siano cresciuti gli amanti? Perché il nostro amore è esploso, ma noi siamo rimasti due piccoli diciottenni impauriti e ci siamo accorti d’un tratto che ogni strada percorribile ci avrebbe condotti lontani anni luce dalla felicità.

Già nel primo libro avevo notato la grammatica, la prosa e la sintassi dell’autrice…ricercate credo sia il termine più appropriato. Mi ricordo che fin dalle prime righe mi sono detta: ” Finalmente una che scrive in italiano!”.
E anche in questo secondo capitolo troviamo una scrittura fluida, completa e accurata.
Prendendo in mano il libro possiamo quindi da subito concentrarci sulla trama senza rischio di incappare in parole o frasi ammazza italiano (o come si dice qui da me, di incappare nell’italiano correggiuto XD).
Il libro si apre con una scena molto evocativa di Redlie e le sorelle nell’anima, Breathless ed Ephipany, durante un incontro con il re primigenio…colui che le aveva “create” e che aveva dato loro i rispettivi ciondoli e poteri.
E nonostante la situazione richieda serietà e una certa “pompa magna”, dovuta per l’appunto al grande personaggio che Redlie stà incontrando per la prima volta, Redlie è…bè…Redlie! e l’ironia e l’irrequietezza tornano di prepotenza.
Il bello di questo volume è che riprende esattamente da dove avevamo lasciato i nostri protagonisti in 436, ma non lo fa partendo alla riscossa con nuove avventure, bensì rinsaldando la nostra conoscenza di Redlie e Sean e di tutti gli amici della coppia: Honey, Anthony, Elliot, Tree, Lucas, James, Daisy, Nate…
Le nuove difficoltà di Redlie ad accettare la sua immortalità e i vecchi ricordi che affiorano…le vecchie, ma sempre nuove, difficoltà di Sean a vivere, amare ed essere riamato dagli altri.
La necessità di trovare un equilibrio nella loro nuova vita.
Perchè anche questo volume è un calderone ricchissimo di sentimenti: amicizia, amore, sacrificio, forza, fiducia. Dolore, paura, insicurezza, rabbia. Due brevi battute che mi sono piaciute particolarmente…

“-Devo avere forza, vero?- Conosco la risposta.
-Devi lottare per ciò che sei, Redlie. Perché tu sei splendida e splende tutto ciò che è in grado di irradiarsi dalla tua luce e non ci sarà dote o ricordo in grado di ostacolare il tuo cammino.-“

“Il mio tormento viene da te, ma si alimenterebbe della tua assenza. Il fatto che ti ami in tutto questo è marginale e assieme dannatamente importante. Il mio tormento viene dal nostro segreto e comprende te e il nostro segreto a sua volta.”

E’ decisamente un romanzo di crescita. Crescita per l’autrice, che migliora sempre più le sue capacità affiorate già in 436 e nei vari racconti brevi pubblicati in giro tra riviste e web, e di crescita dei personaggi che seguono di pari passo l’evoluzione di chi li ha creati. Personaggi che si dimostrano sempre più fuori dall’ordinario.
Per quello che sono, data l’ambientazione fantasy, e per come si comportano…sempre affiatati, legati più di fratelli, di un altruismo infinito. Tutte cose che ai nostri giorni sono sicuramente molto rare.
E poi ovviamente si entra nel clou del libro e arrivano le nuove avventure. Tra mito e fantasia, battaglie e viaggi Redlie e la sua compagnia di freak dovranno scoprire nuove magie e combattere vecchi e nuovi nemici.
Perchè tutto dipende dalla pelle del giaguaro.
Altra cosa che mi è piaciuta moltissimo in 436 e che ritorna a anche qui, anche se un pò meno, è la presenza di frasi e modi di dire inglesi (data l’ambientazione londinese) che, oltre ad essere utili in sè per farsi un pò di cultura linguistica ;), rendono ancor più realistico, e quindi ci fa entrare con immagini vivide, il background della storia.
Signora Giraldo, ancora complimenti.

R: Il sigillo del cavaliere di Guo Jingming

Il sigillo del cavaliere di Guo Jingming

primo volume di una trilogia

Editore Fanucci
Pagine 336
Uscita 1 marzo 2012
Prezzo € 9.90
ISBN 9788834718339

L’Impero Occidentale di Aslan fa parte del leggendario continente di Aoting, un mondo intriso di psicoarti dove energia e forza sono nelle mani di sette Cavalieri Reali, maestri di altissimo livello i cui poteri appartengono alle più alte sfere dei quattro elementi. Il giovane Qiling non conosce nulla di questo mondo, ma si ritrova di punto in bianco a essere nominato discepolo del Cavaliere Reale di Settimo Grado, e comincia così a seguire Polvere d’Argento in tutte le sue avventure. Inizialmente spaventato dalla sua psicofiera, Dente della Pallida Neve, un leone alato color argento, Qiling imparerà poi ad amarlo e a vivere in simbiosi con lui, come ogni Cavaliere fa con la propria psicofiera, perché sarà proprio lui a salvarlo dalle situazioni più pericolose. A poco a poco, Qiling imparerà a conoscere i segreti di quel mondo a cui tanto anelava ma che gli era estraneo, affrontando mille traversie e combattimenti agghiaccianti. Riuscirà con la sua indole pura a far fronte da solo a un mondo efferato, e a trovare dentro di sé la forza necessaria per poter prendere le redini di Cavaliere di Settimo Grado?

Il sigillo del cavaliere è una tipica -ma veramente tipica- prova di “letteratura” orientale.
Non so se vi è mai capitato di guardare un film giapponese, cinese, coreano…insomma di quelle zone li… La prima cosa che noterete è l’amore viscerale per il sangue, la seconda per il melodramma. Sangue che scorre a fiumi, gente che se le dà di santa ragione (di solito nei film di arti marziali), armi tra le più sofisticate o anche della tradizione che vengono usate nella maggior quantità e con il più grande gusto possibili. Credo sia da questa loro passione che nascono le migliori trame horror degli ultimi anni…senza dimenticare alcune tra le migliori scene splatter.
Melodramma  invece perchè a loro piace godersi pienamente le situazioni dolorose (per darvi un’idea mi è capitato di vedere un film in cui ci sono voluti venti minuti perchè l’attore tirasse le cuoia) e, in questo caso, crogiolarsi in una prosa a tratti “pomposa”.
Il sigillo per una metà è un pò di tutto di questo. È un film dentro al libro.
Per l’altra metà mi ha ricordato l’anime giapponese Inuyasha.
Il mondo su cui si appoggia questo libro, infatti, è un mondo di magia e leggende che ricorda molto il mondo orientale medioevale.
I “maghi” detti maestri sono uomini e donne dotati di psicopoteri, chi più e chi meno, che possono anche possedere – se hanno le capacità e la forza per catturarli- delle psicofiere (=animali dotati a loro volta di grandi poteri che aiutano e proteggono il loro padrone) e delle psicoarmi. E si, a forza di leggere psico-qualcosa è possibile che vi venga l’orticaria, escludete quindi dalla mente la prima parte della parola appena vi arriva sott’occhio. 😉
Al vertici della scala dei maestri ci sono i 7 Cavalieri Reali, ognuno con particolari capacità (di psicopoteri) che lo differenzia dall’altro e ognuno con un discepolo da addestrare perchè un giorno prenda il suo posto (a parte il primo cavaliere che ne possiede tre).
Il romanzo, che si suddivide in tre parti pubblicate in tre volumi separati,  racconta il viaggio e le avventure di Qiling, ragazzo di diciassette anni all’apparenza comune  cameriere di una locanda di provincia, dal momento in cui il suo villaggio viene devastato dalla potente psicofiera Dente della Pallida Neve, che diverrà poi sua. Ma sopratutto dal momento in cui diventa discepolo di Polvere d’Argento, Cavaliere Reale di Settimo Grado. Le cose tra Cavalieri Reali sono poco chiare, situazioni antecedenti fanno si che i nodi vengano al pettine proprio ora che Qiling ha scoperto di avere degli psicopoteri e si ritroverà a dover combattere contro situazioni per cui non è ancora pronto. Ma come ovvio sul suo cammino troverà amici e compagni pronti ad affiancarlo.
Il romanzo, come anticipato, non è un vero romanzo…ma ne è solo la prima fetta.
Dico fetta perchè sembra stato staccato con un’accetta dalle sue altre pagine. Il libro finisce infatti con un capitolo apertissimo che sembra un normale capitolo di metà libro, di cui vi aspettate il successivo subito dopo. Come una puntata del suddetto anime che, magari,  stà per finire con un combattimento all’ultimo sangue e l’ultima scena mostra il personaggio che stà per essere colpito a morte…ma voi non vedete se il colpo è andato a segno o invece è riuscito a schivarlo perchè vi ritrovate con un “Alla prossima puntata!”. Qui troverete un “Continua”.

R: Gens Arcana

Gens Arcana di Cecilia Randall

Editore Mondadori
Pagine 624
Prezzo € 20.00, rilegato
ISBN 9788804598343
Voto (bello)


AUTOCONCLUSIVO!

Un potere occulto, capace di scatenare le forze della natura e sconvolgere le vostre esistenze, è custodito dalle dinastie arcane. E non deve finire in mani sbagliate…
Firenze, 1478.
Valiano de’ Nieri discende da una delle più antiche e autorevoli famiglie di Arcani, uomini e donne dotati della facoltà di invocare la quinta essentia, il quinto elemento della natura, capace di combinarsi con gli altri quattro – aria, acqua, terra e fuoco – e di controllarne la forza. In pochi al mondo conoscono l’esistenza di tali dinastie millenarie. La Chiesa e i governi secolari la tengono nascosta persino alle loro gerarchie inferiori e si servono degli Arcani, ricambiandone i servigi con onori e ricchezze mentre ne sorvegliano attentamente l’operato. Il potere arcano è immenso, si tramanda attraverso il lignaggio del sangue e può sovvertire l’ordine del mondo: per questo la stessa Inquisizione ne protegge il segreto nel più spietato dei modi. Valiano era nato per essere un capo tra gli Arcani, ma ha rifiutato il suo dono e la primogenitura, ha lasciato tutto per inseguire il sogno di una vita normale, lavorando come apprendista liutaio. Quando però suo padre Bonconte muore in circostanze misteriose e l’amato fratello Angelo viene preso in ostaggio da chi invece avrebbe dovuto proteggerlo, Valiano non può più sottrarsi al suo destino. .…per il resto della trama

divisor
Wow, bè…un libro sicuramente degno di nota.
Premetto che la trama e la copertina mi hanno tratto alquanto in inganno, mi ero immaginata uno scenario e dei personaggi completamente diversi rispetto a quello che poi si sono rivelati essere.
Per fortuna, cosa che spesso accade, non è stato in senso negativo bensì positivo.
Partiamo quindi dalla copertina. E’ stata ingannevole, per me,  in quanto sono partita in quinta con l’idea che “il biondo” fosse il protagonista. Bene non è così. Si tratta si di un personaggio principale, tale Manente da Erto , ma comunque non di Valiano de’ Nieri, il protagonista. Quindi l’idea che il protagonista fosse un uomo adulto, già maturo e consapevole, è stata stroncata sul nascere. Valiano è un ragazzo che, sentendo stretto il ruolo di erede della famiglia Nieri e di futuro Arcano, ormai da un anno (da che parte il racconto) è fuggito dalla famiglia per intraprendere la propria strada. Alla ricerca di una vita normale e comune lontano dagli intrighi e le magie di cui la sua famiglia è decisamente ricca.
Ha solo 19 anni, ma fin da piccolo ha rinnegato la sua eredità di sangue rifiutando di imparare alcunchè fosse legato alle magie arcane e a come genstire il proprio potere. E’ stato invece il fratellino Angelo a raccogliere l’eredità paterna di capo dei Nieri, divenendo oltretutto Magister (evento rarissimo che rende all’Arcano un potere straordinario).
Valiano si ritroverà quindi in difficoltà e  completamente spiazzato  nel momento in cui verrà costretto alla fuga da degli assassini incaricati di ucciderlo…e quando scoprirà che in pericolo di vita è anche Angelo, scomparso dal castello dei Nieri.
Un personaggio che crescerà mani mano, di consapevolezza e forza, durante l’intero volume. U personaggio inizialmente debole, a cui non dareste un soldo…con cui spesso, anzi, viene istintivo arrabbiarsi…ma che saprà rivalutarsi sempre più.
Arriviamo quindi a Manente. In un certo senso personaggio clou, in certi momenti quasi più importante di Valiano, è un mercenario al servizio della famiglia Nieri. Viene utilizzato, per le sue grandi capacità (e un’inspiegabile affinità con la terra), solo per operazioni veramente importanti.
Personaggio tormentato, uomo fatto, è riuscito molto più di Valiano ad accattivarsi le mie preferenze (forse anche perchè più vicino alla mia età e quindi alla mia sfera di immaginazione ;)). Se all’inizio sarà il nemico più pericoloso per Valiano, in un primo momento per interesse, poi per amicizia, diventerà l’alleato più forte e prezioso.
Sui generis, anche se il ritmo spesso è risultato lento, Gens Arcana ha saputo coinvolgermi nella sua magia, facendomi precipitare in un ambiente storico unico e meraviglioso. La Firenze (e dintorni) descritta, quella della famiglia Medici per intenderci, è meravigliosamente riportata da un’autrice brava nel suo “mestiere”.
Ma anche se la situazione di questo volume arriva ad una fine soddisfacente, le avventure di Valiano e Manente non possono finire qui. Quindi mi auguro che Cecilia intenda proseguire e soddisfare la mia curiosità sulle ancora tante incognite rimaste aperte.

Il mio video per il video contest…