R: Fiore di Scozia di Stefania Auci

Fiore di Scozia di Stefania Auci

Editore Harlequin Mondadori, I Grandi Romanzi Storici n. 798
Pagine 315
Prezzo €6.00
Voto (bello)

 

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Scozia, 1745.
Qualunque cosa accada, io ti aspetterò. Con questa promessa Deirdre ha detto addio ad Alexander alla vigilia della rivolta giacobita guidata da Carlo Stuart. La guerra, tuttavia, distrugge insieme ai sogni di indipendenza degli Scozzesi anche le speranze dei due innamorati. Tornato ad Aberdeen, Alexander scopre infatti che Deirdre ha sposato un altro uomo, il lealista Sean, e che ha reciso ogni legame con il passato. Ma è davvero così? Oppure è stata costretta a quelle nozze? Alexander si ritrova ad affrontare un nemico più insidioso di quelli incontrati sul campo di battaglia. E a combattere per la sua vita e per quella della donna che ama.

Opera prima decisamente riuscita per Stefania Auci.
Dopo alcune cocenti delusioni di autori italiani, esordienti e non, (solitamente sono mooolto cauta nel leggere libri nostrani) ho avuto l’occasione di leggere Fiore di Scozia.
E’ vero che se un autore è esordiente (per modo di dire, riferito alla Auci, in quanto qualche anno fa uscì per la 0111 un volumetto di racconti che ottenne un discreto successo -ora disponibile online sul suo sito web, se volete provare-. Se non che il tema è diametralmente opposto a quello romance storico di quest’ultima fatica, quindi un minimo di rischio c’era) o la va o la spacca…non si può sapere finchè non si ha in mano il prodotto. E alcune volte non si può fare altro che lanciarsi, avere fiducia e provare.
In questo caso, come dicevo, un base di speranza positiva c’era.
E per fortuna non è stata delusa.
La Auci scrive (non prendete sottogamba l’affermazione, non è così facile trovare scrittori che “scrivono”)…e lo fa bene.
La storia è lineare, pulita. Non ha punti morti degni di nota, forse alcuni rallentamenti che però sono necessari alla trama.
Personaggi realistici e di spessore…e dialoghi degni di questo nome. Ambientazione storica e background molto belli (e che io, di mio, adoro).
Forse, a mio avviso, un cattivo che andrebbe un pò ispessito…non l’ho trovato completamente convincente…anche se cattivo lo è. E una trama non proprio originale, ma io arrivo da più di 10 anni (e una media di 7/8 libri al mese) di letture romance storiche. C’è poco, ormai, che mi suoni nuovo.
Quindi, concludendo, un buonissimo inzio che spero porti a nuove avventure…e dato il talento già presente, immaginatevi con ulteriore pratica cosa può diventare!

p.s. un augurio, sopratutto, che venga data una possibilità alla Auci di pubblicare la sua passione segreta (ma neanche tanto poi XD) per le storie horror/urban fantasy (vedi Moray Place) 😉

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